martedì 30 marzo 2010

Fagotto di pasta sfoglia con funghi e mortadella

Volevo inventarmi qualcosa con la pasta sfoglia che potesse essere riscaldato e mangiato il giorno dopo la preparazione e così è nato questo fagottino.  Naturalmente ci si può sbizzarrire con il ripieno.
Io avevo dei funghi e della mortadella in frigorifero e così ci ho messo quelli. Come direbbe una mia amica:" Ecco una ricetta svuotafrigo!"

INGREDIENTI
per 4 fagottini

- 500 gr di pasta sfoglia
- 500 gr di funghi champignon trifolati
- mortadella
- a piacere una mozzarella o altro tipo di formaggio
- grana grattugiato

Preparazione
Per prima cosa preparate il ripieno saltando velocemente i funghi in padella con olio, aglio e peperoncino. Finita la cottura aggiungete il prezzemolo tritato. Tagliate la mortadella a listarelle e la mozzarella a cubetti. Unite il tutto ed aggiungete anche una manciata di grana grattugiato.





Stendete la pasta sfoglia e dividetela in 4 parti.









Riempite ogni quarto con il ripieno preparato e chiudete  a fagottino.
Incidete la pasta con un coltello sulla superficie per favorire la fuoriuscita dell'umidità.







Infornate a 200 °C fino a doratura. Ci vorrà almeno una mezzoretta.
Da mangiare rigorosamente caldi!




venerdì 26 marzo 2010

Piovono BOMBE dal cielo!!!

Cosa c'è di meglio di una soffice e fragrante frittellona in bocca?? e se poi riempiamo tutto di crema o di cioccolata??gnammy!!!! quando durante il periodo di carnevale ho visto questa ricetta di Giallo Zafferano, non ho saputo resistere! Avendo a disposizione il lievito madre, l'ho utilizzato e sono venute buonissime!! quasi come se le avesse fatte un pasticciere! un odore in casa che non vi dico!!
da provare!

INGREDIENTI

- 500 gr di farina
- 250 ml di latte
- 200 gr di lievito madre
- 50 gr di zucchero
- 100 gr di burro
- 30 gr di sale
- aromi (buccia di limone, vaniglia)
- olio per friggere
- zucchero per la finitura
- crema/nutella per farcire

Procedimento
Prima di tutto, ecco il mio nuovo inquilino: il lievito madre! Da quando è con me, lo utilizzo sempre per le ricette che prevedono normalmente il lievito di birra. Ciò non toglie che, chi non ne fosse provvisto, possa usare il classico cubetto.






Formate un bell'impasto amalgamando tutti gli ingredienti.
Cominciate con il lievito madre, lo zucchero e un po' di latte. Aggiungete poi la farina e il latte gradatamente. Gli aromi scelti.
Ed infine il burro ammorbidito a piccoli pezzetti, aspettando che si assorba un pezzetto prima di aggiungervi l'altro. Infine il sale.
Otterrete un impasto piuttosto morbido che dovrà lievitare. Io di solito lo metto in una ciotola, lo copro con la pellicola e lo lascio lievitare in forno spento con la luce accesa. Col lievito madre ci vorranno dalle due alle tre ore.

Quando l'impasto avrà lievitato, stendetelo piuttosto sottile, considerando che deve subire un ulteriore lievitazione e coppatelo con un tagliapasta. Io ho usato una misura 8.







I dischi ottenuti dovranno subire ulteriore lievitazione. Altre due ore di pazienza!!! dài, che ne vale la pena!!!








Una volta lievitate, le bombe possono essere fritte in olio abbondante. Fatele dorare da entrambi i lati e cercate di non svenire davanti al fragrante aroma che vi avvolgerà!!!







Poichè io non mi faccio mancare niente, le ho anche riempite con una semplice ma squisita crema pasticciera... se per questo, anche con la nutella! basta riempire un sac à poche e fare un buco al centro quando sono ancora calde. Poi ripassatele nello zucchero semolato.






Ed ecco le mie succulente bombe pronte, da mangiare rigorosamente calde, croccanti fuori e morbidose dentro!








Giallo Zafferano consigliava di non rimpastare gli scarti, cioè quelle parti di prodotto che rimangono fuori quando si tagliano i dischi. io veramente li ho rimpastati, lasciati lievitare ancora e poi fritti, riempiti di crema e mangiati!!!
Sono evidentemente più bruttarelli!!! ma comunque buonissimi!!!

martedì 23 marzo 2010

Cavolo Verza della suocera

Non so voi, ma io sto cavolo verza l'ho sempre snobbato!!! fino a quando, però, non l'ho mangiato cucinato così da mia suocera.
Da una verdura puzzosa e poco appettitosa, si trasforma in un contorno gustoso. Da provare!

INGREDIENTI

- un cavolo verza
- grana padano grattuggiato
- pecorino romano grattuggiato
- pepe nero macinato (TAAAAANTO)
- aglio
- olio extravergine di oliva

Preparazione
Sfogliate il cavolo verza eliminando le parti più dure. Lavate bene e tagliate a fettine sottili.
In un capiente tegame fate un fondo di olio extravergine di oliva e aglio. Se preferite potete lasciarlo intero ed eliminarlo in seguito.
Fate insaporire le striscioline di cavolo verza a fiamma alta e portate a cottura a fiamma medio/bassa dopo aver salato.
Quando il tutto sarà cotto, ma non disfatto mi raccomando!, togliete dal fuoco e versate abbondante grana e pecorino grattugiato. Una generosissima macinata di pepe e il vostro contorno è pronto!

venerdì 19 marzo 2010

Biscotti ... Reparto Maternità

E' da quando sono tornata a casa col mio fagottino rosa che mi dico che, prima o poi, avrei dovuto ricompensare la gentilezza dell'ostetrica che mi ha seguito durante la mia degenza in ospedale con un regalino, contornato da una splendida foto in cui la suddetta ostetrica tiene in braccio la mia piccola appena... ehm... sgusciata fuori!!!
Sempre ricorderò la decisa Rachele del reparto di maternità a Genzano di Roma!!!
Naturalmente ho aspettato troppo, visto che la mia riccioluta bimba oramai ha 19 mesi! Così tanto che Rachele non si ricordava proprio di noi!!!
Ma non importa! Credo che sia rimasta comunque contenta e soddisfatta e spero anche deliziata poi!
Per ritornare alla cucina, mi sono inventata dei biscottini a tema, usando della semplice pasta frolla, squisita con la ricetta di Luca Montersino, e facendo io stessa delle sagome con la carta forno per 'ritagliare' i biscotti a forma di culla e di nastro. Le foto non sono venute molto bene, però spero comunque di rendere l'idea!







INGREDIENTI:
- pasta frolla

per guarnire
- cioccolata fondente
- granella di nocciole
- zucchero a velo

Preparazione
Dopo aver steso la pasta frolla, ho ritagliato con un coltellino con la punta dei fiocchi e delle culle, aiutandomi nel disegno con delle sagome di carta forno precedentemente preparate. Ho poi aggiunto dei dettagli col coltellino, per esempio dei segnetti per ricordare le grinze dei fiocchi, o altri a formare le ruote della culla, ed infine infornato in forno preriscaldato a 200°C per circa 10 minuti.




I biscotti cotti e raffreddati, sono stati poi guarniti immergendoli in parte nel cioccolato fuso e ad alcuni ho aggiunto granella di nocciole da 'appiccicare' usando la cioccolato fusa come colla.
Infine una spolverata di zucchero a velo.

giovedì 18 marzo 2010

A cena con lo chef!

Ancora non ho mai parlato in questo blog del corso di cucina professionale che sto facendo...
ecco ne ho parlato!^^
Tra un po' c'è anche l'esame finale e quindi posso tirare un po' le somme.
Durante questi tre mesi ho imparato tante cose. Mi sembra di aver dato il via ad una nuova fase della mia vita. Ho superato tante cose, paure ed ansie che mi perseguitavano, se ne sono andate quasi magicamente e al loro posto sono arrivati sogni e desideri, che non fanno male, perchè sono sempre una spinta a dare di più.
Naturalmente ho imparato tantissimo anche in cucina e il sogno di far parte del mondo della ristorazione si è rafforzato. Le difficoltà affinchè questo sogno si trasformi poi in realtà sono tante e chissà se prima o poi ce la farò... nel frattempo mi godo l'aver conosciuto tante belle persone e aver fatto questa esperienza senz'altro stimolante.
Tra le persone che ho conosciuto sicuramente gli chef che ci hanno accompagnato lungo questo percorso, trasmettendoci non solo nozioni, ma la passione per la cucina.
E tra questi il mitico Antonio, la persona più onesta e sincera che io abbia mai conosciuto.
Ho avuto la fortuna poi per il mio compleanno di festeggiare al ristorante dove lavora e mi sono "scialata"!
Sarà stata la cucina strepitosa, le coccole che avvertivo attraverso quei piatti cucinati appositamente per me, il fatto che fosse la mia prima uscita serale con marito e figlia da quando è nata, non so! ma è stata una serata bellissima e non la dimenticherò!
In onore dello chef Antonio Grigoletto del Robivecchio di Roma, qualche foto dei suoi piatti, belli e buoni!!!
Purtroppo le foto non sono venute benissimo, anche perchè il mio intento era quello di magnà! infatti alcune foto sono state scattate dopo aver già cominciato a mangiare e non rendono giustizia alla perfetta presentazione.

Gnammy!!! ricottina di bufala fritta, fiore di zucca e arancini!








Baccalà mantecato








Polenta al caffè con polpo e pinoli.... forse il mio piatto preferito, anche se la scelta è ardua!







Linguine con calamari, menta e mandorle








Paccheri al pesto di pistacchi con vongole








Filetto di branzino in crosta di patate e caponata.


E comunque, me sono gustata anche due dolci e bevuta una bottiglia di ottimo vino!^^

Che dire per concludere? se siete di Roma, vi consiglio sia il ristorante del mio chef/prof Antonio Grigoletto (Il robivecchio, via gallia 78) sia la scuola di cucina Tu Chef.

martedì 16 marzo 2010

Contorno di carote e rape bianche

Una volta la mia vicina di casa mi ha portato in dono delle rape bianche perchè a sua volta le aveva ricevute in regalo e non sapeva che farsene!!! e allora, mi sono commossa di fronte a questo bisfrattamento delle povere rape e mi sono inventata questo contorno che in casa è piaciuto moltissimo!! e quindi oramai è per noi piatto abituale!

INGREDIENTI
per 2/4 persone

- 4 rape bianche
- 4 carote
- olio extravergone di oliva
- salsa di soia
- sale, pepe e prezzemolo

Preparazione
La preparazione di questo contorno è davvero semplice!!!
Lavate e pelate le rape e le carote, poi tagliatele a fettine molto sottili. In una padella scaldate dell'olio extravergine di oliva e versatevi sopra le fettine di verdure. Saltate frequentemente, mantenendo la fiamma alta: lo scopo è quello di lasciare rape e carote croccanti, caramellizzando l'esterno. A fine cottura, sfumate con qualche cucchiaio di salsa di soia, aggiustate di sale e servite con un trito di prezzemolo.
Quel gustino orientale non è niente male!!!

venerdì 12 marzo 2010

Lievito madre e primo utilizzo per pizza al tonno

E dopo tanto parlare di lievito madre, alla fine m'è venuta voglia di provare anche a me!
E allora mi sono documentata on line ed ho dato il via a questa sorta di tamagochi che, finalmente, dopo un mese di cura è pronto per essere utilizzato.
Se anche voi volete cimentarvi in questa realizzazione vi consiglio di dare un'occhiata su Cookaround e sul blog Francescav.com

INGREDIENTI
- 200 gr di farina
- 100 ml di acqua tiepida
- un cucchiaio di miele
- un cucchiaio di  olio extravergine di oliva

Preparazione
La prima cosa da fare è impastare la farina, l'acqua tiepida dove avrete disciolto il miele e l'olio. Otterrete un panetto piuttosto appiccicoso che metterete a riposare in una recipiente. Io consiglio un barattolo di vetro, così che potrete monitorare la situazione da vicino, appassionandovi sempre più alla crescita di questo nuovo membro della vostra famiglia! Copritelo con la pellicola e, secondo mia opinione ed esperienza, mettete in forno spento. Cercate di dimenticarvene per almeno 48 ore.

Potrebbe succedere che dopo 48 ore non sia successo proprio niente o quasi niente (come è successo a me!). Non demordete! Fate un primo rinfresco  e aspettate altre 48 ore. Se dopo questo altro tentativo non succede ancora niente, vi conviene buttare tutto e riprovarci...grrr
Come si fa il rinfresco?
Si prende il vostro amico, lo si pesa: dovrebbere essere un bel cicciotello di 300 gr. Buttatene 100 (non piangete mentre lo fate!) e impastate i 200 rimasti con  200 gr di farina e 100 di acqua. In pratica calcolate lo stesso peso per la farina e la metà del peso per l'acqua. Questo vale anche per i successivi rinfreschi. Dopo il primo rinfresco, potrete mettere la pasta madre in frigo.
Per i primi giorni il vostro nuovo amico avrà bisogno di un po' più di cure: dovrete fare dei rinfreschi ogni 2/3 giorni. Poi potrete cominciare a diradare a 4/5 giorni. Ora come ora io, dopo più di un mese, ne faccio uno a settimana.
Inutilizzabile per almeno un mese, quando comincerete ad adoperarlo, verrete ripagati di tutta la pazienza che avete avuto! E via col baking!! mi raccomando, attenzione a non lievitare anche voi come il lievito madre, a furia di esperimenti vari!!^^
Una delle prime cose che ho cucinato utilizzando la mia pasta madre (e pappato) è stata una friabilissima e altamente digeribile pizza. Uno strato sottile di salsa al pomodoro, del tonno sott'olio, qualche oliva nera di Gaeta e dadini di mozzarella quasi a fine cottura: si può volere di più dalla vita?


martedì 9 marzo 2010

Pizzette al latte

Non so nel resto d'Italia, ma qui a Roma queste pizzette nei panifici non mancano mai ed io non manco mai di papparmene qualcuna! mi piacciono molto perchè sono davvero morbide.
Così, quando le ho viste nel blog "Il dolce mondo di Sara", non ho saputo resistere e le ho fatte praticamente il giorno dopo!
Avendo oramai il mio lievito madre finalmente pronto, l'ho naturalmente utilizzato per questa preparazione, facendo attenzione a rinfrescarlo la sera prima del suo utilizzo, e raddoppiando i tempi di lievitazione... un po' più di pazienza, ma il risultato è davvero ottimo!! e credo sempre che ne valga la pena!

INGREDIENTI
per la base

- 500 gr di farina
- 200 gr di lievito madre
- 60 ml di latte
- 170 ml di acqua tiepida (circa)
- 60 ml olio extravergine di oliva
- 2 cucchiaai di zucchero
- 10 gr di sale

Per condirle (a piacere)
- pomodoro
- mozzarella
- zucchine

Preparazione
Riunite gli ingredienti per la base e impastateli fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico che lascerete riposare e lievitare in ambiente umido e tiepido, coperto da un panno o da pellicola. Con il lievito madre ho lasciato che lievitasse per un paio d'ore, con quello di birra immagino ne basterà una.




Una volta lievitata, prendete la pasta e stendetela col mattarello. Io ho deciso di farla piuttosto sottile, perchè, dovendo subire un'ulteriore periodo di lievitazione, non volevo rischiare di mangiare delle pizzette che assomigliassero più a dei panini!
Dopo aver steso la pasta, ricavatene dei cerchi con un tagliapasta o un bicchiere e poneteli su una teglia rivestita di carta forno. Coprite con la pellicola e lasciate lievitare per un'altra ora nel forno spento con la luce accesa.

Una volta terminato il periodo di lievitazione, condite le pizzette a piacere. In questo caso della salsa di pomodoro, un filo d'olio extravergine di oliva e qualche cubetto di mozzarella...






...qui invece con fettine sottilissime di zucchine, un filo d'olio extravergine, un pizzico di sale e mozzarella.











Cuocete in forno a 200 °C per una decina di minuti o fino a cottura completata. sono buonissime, morbidissime e davvero gradevoli... attenzione! una tira l'altra! 

venerdì 5 marzo 2010

Pasta alla norma, quella vera!

Spesso sento parlare di pasta alla norma o alla siciliana e poi quando me la ritrovo sul piatto constato che è pasta con le melanzane...eh si, perchè c'è una bella differenza: ingrediente indispensabile per la pasta alla norma è la ricotta infornata. Ma anche qui ci sono tante differenze: qui a roma per esempio è molto semplice trovare una ricotta al forno che noi definiamo 'fresca', riconoscibile da una crosta scura e dall'interno bianco e morbido. Nel caso della ricotta infornata per la pasta alla norma, invece si parla di una ricotta da grattuggiare, quindi direi semidura e che è scura anche all'interno, con dei bei colori sul marrone. Se riuscite a reperirla, vi consiglio vivamente di provare a cucinare, e a gustare, la vera pasta alla norma.

INGREDIENTI
Per 4 persone
- 320 gr di maccheroni
- 2 melanzane viola
- 1 kg di pomodori da sugo o pomodorini
- 200 gr di ricotta infornata
- uno spicchio d'aglio
- basilico
- olio per friggere

Preparazione
 Tagliate a cubetti le melanzane, senza sbucciarle! Friggetele in abbondante olio  e, quando saranno dorate, scolatele per bene. Salate solo prima dell'utilizzo.






In una padella soffriggete dell'olio extravergine di oliva con uno spicchio d'aglio intero, che eliminerete prima che si bruci.  Spellate i pomodori da sugo sbollentandoli per un minuto dopo aver inciso a croce la base. Tagliateli a cubetti eliminando anche i semi all'interno. Aggiungete la dadolata di pomodoro all'olio in apdella e fate cuocere per qualche minuto. In sostituzione del pomodoro fresco potrete, naturalmente, usare dei pelati. Aggiungete poi le melanzane fritte e spegnete la fiamma. Il sugo è pronto! Basterà aggiungere qualche foglia di basilico a fresco prima di condire la pasta.

Cuocete la pasta, conditela con la salsa ottenuta e, una volta impiattata, cospargete abbondantemente di ricotta infornata grattuggiata.

martedì 2 marzo 2010

Uova crude nel tiramisù? Si, grazie! come Luca Montersino pastorizza le uova

Che sono una fan di Luca Montersino, oramai è risaputo... e il momento in cui lo sono fortemente diventata è stato quando mi ha fornito la possibilità di mangiare un tiramisù classico, con uova crude, senza la preoccupazione che potesse essere in qualche modo pericoloso.
Metodo semplicissimo, ancora più semplice se avete il termometro, ma assolutamente fattibile se, come me, ancora non ne siete provvisti!
Il risultato è unico, un sapore decisamente piacevole, una consistenza veramente golosissima!!
Ecco come si fa: tra gli ingredienti, troverete una dose di zucchero e una di acqua. Versatele in un pentolino e mettete sul fuoco. Questa soluzione di acqua e zucchero dovrà arrivare ad una temperatura di 121 °C. Se avete il termometro, bene, basterà utilizzarlo e monitorare la situazione fino al raggiungimento della temperatura. Se non avete il termometro, munitevi di una scodellina di acqua molto fredda, magari con qualche cubetto di ghiaccio. Immergetevi dentro due dita e poi, subito, pizzicate lo zucchero che sta cuocendo. Se tra le dita vi si formerà una pallina chiara e molle, siete arrivati a 121 °C, se non vi resta niente tra le dita, invece, è ancora troppo presto e dovrete ripetere l'operazione. Non preoccupatevi: non brucia, non ci si scotta. E' essenziale freddarsi bene le dita prima.
Con questa sorta di zucchero cotto, dovrete montare i tuorli, versandolo a filo mentre frustate col frullino o la planetaria.
Le uova, quindi, si pastorizzeranno, poichè verranno portate ad una temperatura superiore ai 70°C, i batteri, ove presenti, moriranno e avrete, quindi, un tiramisù assolutamente sicuro e sano.

INGREDIENTI:
- 175 gr di rossi d'uovo (circa 9/10 uova grandi)
- 340 gr di zucchero
- 100 gr di acqua

- 500 gr di mascarpone
- 500 gr di panna fresca

- cacao q.b.
- bagna al caffè/orzo
- 400 gr di savoiardi o pavesini o pandispagna

Preparazione
Preparate lo zucchero cotto, versatelo sui tuorli semimontati e montate per bene. Lasciate raffreddare possibilmente in frigo o immergendo la ciotola contenente il composto di uova in acqua e ghiaccio.
Montate poi insieme la panna e il mascarpone ed unite i due composti, facendo attenzione a non smontarli, procedendo   mischiando piccole quantità con movimenti dal basso verso l'alto.
Otterrete così la crema  del vostro tiramisù.




Adesso potrete procedere all'assemblaggio del dolce o in coppette monoporzione o in una pirofila.
Inzuppate velocemente i pavesini, o i savoiardi o del pan si Spagna nella bagna al caffè. Disponeteli nel bicchiere o nella pirofila. Versate sopra la crema ottenuta in precedenza, spolverizzate con abbondante cacao in polvere e procedete con un altro strato. Noi ci siamo mangiate le nostre coppe prima di fare le foto e quindi non ho la foto del prodotto finale!!Sorry!!!

In compenso ho la foto della porzione della pirofila!!!
Sappiate che con queste dosi mi son venute fuori, tra coppette e pirofila, circa 12 porzioni.
Una volta preparato il tiramisù dovrebbe riposare un po' in frigo e poi essere spolverizzato di cacao prima del servizio.
Si può anche congelare e vi assicuro che il gusto non ne risente minimamente!!

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