venerdì 10 agosto 2012

Salsa tzatziki

È un po' stano vedere i progetti realizzarsi... Per mesi io e Mago Pancione, abbiamo progettato, modificato, adattato, litigato...e adesso, tutto pian piano, si materializza. Oramai siamo così informati sui prodotti Ikea che ne conosciamo tutti i nomi... In svedese!
Cosa faremmo senza ikea? Senza le macchine traboccanti pacchi e pacchetti? Le ore perse a capire le istruzioni di montaggio col cacciavite in mano? L'odore inconfondibile di pino e...gli hot dogs con la senape? E non dimentichiamo l'amatissimo Smaland e i 90 minuti di libertà!
Ikea, I love you!
Dopo questa dichiarazione d'amore, passiamo ad una ricetta velocissima, proprio adatta ad un periodo incasinato come quello del trasloco, freschissima e perfetta per l'estate, ricca e vellutata per regalarsi una coccola a tavola.
L'ho mangiata per la prima volta a casa di un'amica, ma che dico?, dell'Amica, lei, che quando c'è da magnà, da cucinare e da sperimentare è sempre perfetta e godereccia come solo lei sa essere. Ogni suo invito è ben gradito e ci arricchisce... E non solo sui fianchi! Grazie Francesca di esistere, con i tuoi ricci biondi e il tuo sorriso smagliante che mi fa invidia!!!
Niente, capitemi, sono in fase di dichiarazioni d'amore...
Cmq, non sono sicura di farla come mi è stato detto, perchè sono un tipo di quelli che chiedono le ricette, ma se non mi scrivo tutto, me le dimentico il giorno dopo!!! Quindi, la rifaccio come credo che mi abbia detto la mia Francesca... Ma forse ci manca qualcosa o ha qualcosa di più... Però, al gusto è ottima...e poi, visto che è una salsa tradizionale ( greca), naturalmente, sbaglierò qualcosa, quindi chiedo venia anticipatamente ai conservatori.
Ad ogni modo, io la faccio così ed è ottima, soprattutto con le salsicce, la carne in genere, dentro i panini con l'hamburger, nella pizza bianca, e chi più ne ha più ne metta! Francesca mi diceva che con la carne d'agnello... È la morte sua!
Se non l'avete mai mangiata, mi raccomando, provatela!

Ingredienti

500 gr di yogurt greco
2 cetrioli
1 cipollotto
Sale
Pepe
Olio extravergine di oliva

Preparazione
L'unica cosa che effettivamente vi prenderà tempo, sarà preparare i cetrioli. Naturalmente, lavateli e mondateli. Poi divideteli a metà e privateli dei semi. A questo punto non vi resta che tagliarli in quadratini, i più piccoli che abbiate mai fatto! Per una buona riuscita finale della salsa, è assolutamente necessario asciugarli per bene.
Se il lavoro vi annoia potete adottare la tecnica di Francesca, cioè, farlo fare al fidanzato! E poi magari riprenderlo perchè i cubetti non sono abbastanza piccoli con sadica determinazione.
Io metto i miei micro cubetti in un canovaccio e poi dentro al frigo per un paio d'ore almeno, ma se sono di fretta anche meno.
Quando avrete finito con i cetrioli, non vi resterà che unirli allo yogurt e poi condire a piacimento con sale, pepe e olio extravergine. Lasciate riposare in frigo affinchè i sapori si fondano. Io di solito preparo la mattina per la sera.
Questa salsa si conserva anche un paio di giorni in frigo e se utilizzerete dello yogurt greco 0% e non esagererete con l'olio, diventa quasi light!




martedì 7 agosto 2012

Plumcake alla banana di Luca Montersino

Ce l'abbiamo quasi fatta: adesso gli ultimi 10 anni della mia vita sono impacchettati ed accatastati nella nostra casa nuova...
E visto il mutuo trentennale e la fatica che c'abbiamo messo ad arrivare fino a qui, spero vivamente che sia il mio ultimo trasloco.
Da quando sono piccola, ne ho fatti davvero tanti, ma questa forse è stata la prima vera esperienza da impacchettamento pazzo. È stato difficilissimo rispettare i tempi, organizzare tutto e allo stesso tempo accudire quotidianamente la famiglia.
Inevitabilmente questa esperienza ha risvegliato moltissimi ricordi dei vecchi traslochi, quelli fatti con mia madre e le mie sorelle. E ogni giorno mi sono chiesta come facesse mia madre con 4 figlie piccole a compiere questi grandi cambiamenti. Ricordo che l'aiutavo a fare i pacchetti e a mettere i bicchieri nei fogli di giornale, cosa che ho riproposto alla Minimangionissima, ma dopo 5 minuti avevo già i capelli dritti e l'ho gentilmente costretta a trasferirsi sul divano a guardare Peppa Pig!
E adesso arriva il bello: spacchettare e riordinare! Credo che questa operazione durerà davvero parecchio... ma credo che il peggio sia passato...
O no?
La ricetta che vi propongo, è semplicissima... L'unico ingrediente che ho aggiunto è stato tanto affetto, così che potesse arrivare a destinazione come un grande abbraccio per queste isolane sorelle mangionissime e lontane...

Quando il mio caro Mago Pancione mi ha regalato Peccati al Cioccolatodi Luca Montersino, mentre lo sfogliavo, alle prime pagine, mi era venuto un po' di sconforto per il solito problema degli ingredienti irreperibili... Ma poi ho visto questa ricetta semplicissima ed è stata la prima che ho sperimentato. Scusate le foto, come sempre... Ma questa volta sono giustificata! L'ho preparato per le mie sorelle di fretta e furia e, subito impacchettato, è stato recapitato in quei di Messina, pieno di stagnola e d'amore!

INGREDIENTI
per 2 plumcake enormi
Mangiònissima consiglia vivamente di dimezzare le dosi originali e di utilizzare lo stampo da plumcake più grande che avete

500 gr di zucchero
240 gr di uova intere
500 gr di banane già sbucciate (circa 5/6)
55 gr di latte intero
120 gr olio di semi
500 gr di farina 00
2 gr di lievito chimico
29 gr di bicarbonato di sodio
15 gr di sale
170 gr di gocce cioccolato

Preparazione
Nonostante nel libro si cominci con un 'versate nella planetaria...', nella prima foto si vede decisamente un mixer... Ed è quest'ultimo che ho usato.
Quindi, prendete il mixer e versateci dentro le banane a pezzettoni, le uova, lo zucchero e tutto il resto, tutti gli ingredienti, tranne le gocce di cioccolato... Ve lo giuro, è così ed è una ricetta di Montersino.
Quando tutti gli ingredienti si sono ben amalgamati e l'impasto risulta liscio ed omogeneo, aggiungete le gocce di cioccolato e mescolate con un cucchiaio.
Infornate in due ( o tre) stampi da plumcake imburrati e infarinati.
Montersino consiglia a 160ºC per 15 minuti e poi a 130ºC per altri 15 minuti... Io non ho rispettato questa tempistica, ed ho cotto i plumcake a 180ºC per circa 40/50 minuti...però...devo ammettere che all'interno, le gocce di cioccolato si sono sciolte parecchio, colorando l'impasto, mentre nella foto del libro è tutto bello bianco, con le gocce ben in evidenza. Forse questa differenza è dipesa proprio dalla cottura.
Cmq, molto buono inzuppato nel latte a colazione.





domenica 15 luglio 2012

Impasto base di Bonci per la pizza

Quando mio marito, altrimenti conosciuto come Mago Pancione, avrà letto il mio post sulle ansie pretrasloco, secondo me, avrà alzato gli occhi al cielo e desiderato ardentemente di essere uno spirito femminile, concentrato sui problemi metafisici e filosofici inerenti il cambiamento...sempre meglio di litigare ogni giorno da sei mesi con agenti immobiliari, costruttori, finanziatori, muratori, idraulici, elettricisti, fabbri... Moglie!
Quanto può diventare difficile costruire i propri sogni?
Chi la dura la vince, amor mio!
Io faccio solo sostegno psicologico, assente giustificata a casa con i bambini. E mentre io mozzico le coscette dei miei piccolini, con un certo piacere, lo ammetto, lui mozzica le calcagna pelose del capo cantiere.
Così, io ho il tempo per le mie elucubrazioni mentali, e lui... Forse giusto per mangiare!
E qui subentra il dovere coniugale...Almeno quello cucinerio!
Da quando ho sperimentato questa ricetta per la pizza, non l'ho più abbandonata. Dove l'ho scoperta? Sempre da lei, l'araba inimitabile. Lo so, sto rischiando di proporre un blog gemello, scopiazzando spesso le sue ricette... Ma fa sempre ricette che mi fanno venir voglia di cucinare e sperimentare, che ci posso fare? Non resisto, devo condividere queste grandi scoperte!!!
Questo impasto è di una morbidezza eccezionale ed in più si impasta in un attimo e senza fatica, anzi, direi che si mescola e non s'impasta.
Io lo trovo ottimo per la pizza rossa e per la margherita... Meno adatto forse ad una pizza alla romana, cioè con base croccante e rigida, adatta a sostenere un ricco condimento. Se avete la fortuna poi di cuocere le pizze al forno a legna, come mi è capitato ultimamente, vi sembrerà di essere catapultati a Napoli... Mago Pancione, che è napoletano, conferma!
Okkio agli ingredienti! Io uso solo lievito madre, ma si può usare anche il tradizionale cubetto, come potete vedere sul sito di Arabafelice.

Ingredienti

500 gr di farina Manitoba
400 gr di acqua
2 cucchiaini e 1/2 di sale fino
Un cucchiaio di olio evo
150 gr di lievito madre

Preparazione



Comincio col dire subito che non vi serve l'impastatrice, nè tantomeno vi dovrete sporcare le mani... Munitevi di forchetta piuttosto, e amalgamate tutti gli ingredienti.
Io, devo dire, che una mescolatina con una mano gliel'ho data, più per far sentire tutto il mio amore alla futura pizza, che per un reale bisogno...
Mettete in una ciotola capiente, coprite con la pellicola e lasciate che lieviti lentamente in frigo per 24 ore.
Penserete forse che sia troppo tempo, che non ne valga la pena, e sentirete crescere dentro di voi, un dubbioso 'Ma perchè?'. Ma ... Avete mai mangiato una pizza a lenta lievitazione? La fragranza, la morbidezza, la digeribilità... Tutta un'altra storia, davvero.
E poi, quando ho preparato la pizza per la festa del primo compleanno del mio bimbo, avere avuto la possibilità di prepararla 24 ore in anticipo, col vantaggio però di servirla appena sfornata, non l'ho trovata per niente scomoda come tecnica, anzi!
Ed ecco il segreto!!!!!! Rubato dalla suocera durante una puntata de 'la prova del cuoco'.
Mia suocera, infatti, mi aveva parlato di questo Bonci e del suo impasto morbidissimo, aggiungendo che ogni volta che lo tirava fuori dalla ciotola sembrava ricoperto da un dito d'olio. Allora, lei, la suocera, furba, ha cominciato a fare lo stesso con un semplice impasto per pizza, cioè a ricoprire di olio l'impasto prima della lievitazione, e, meraviglia delle meraviglie, subito acquistava grande morbidezza.
Quindi, vi consiglio di fare sempre lo stesso, anche se decidete di fare un diverso tipo d'impasto.
L'unica difficoltà che ho trovato con questo impasto, è stato nel momento di stenderlo. Infatti è molto, ma molto, elastico. Vi suggerisco quindi di tirarlo per allargarlo, più che cercare di stenderlo.
Per i gusti, sbizzarritevi! Nelle foto, salsiccia e friarielli, zucca e mozzarella, ma, ripeto, la margherita ha la miglior riusciuta per me!


giovedì 28 giugno 2012

Scaloppine da asporto, mt challenge di giugno

Carissimi, vedo pacchi dovunque...
Sto traslocando...
Qualche mese fa, al pensiero di impacchettare una vita e di andarmene in una casa nuova con le mattonelle del bagno scelte da me, un gridolino di piacere mi fuoriusciva incontrollato... Impacchettare le prime cose è stato euforizzante e quasi piacevole...
Adesso che il gran giorno è imminente, invece, mi guardo intorno e mi sento assalita dallo sconforto e da tanta tristezza.
Eh si, perchè per quanto hai potuto odiare questa casa, è e rimarrá per sempre la tua vera prima casa, quella che ha fatto da sfondo agli ultimi 10 anni della tua vita... Anzi, della vita della tua famiglia, quella che ti sei creata e costruita.
Ci siamo entrati in due, solo con la cucina, il letto e il corredo della nonna e adesso ci usciamo in 4, con pacchi e pacchi di giocattoli e di ... Caccavelle!
E poi arriva l'ansia...
Ci troveremo bene nella casa nuova? Stiamo sbagliando tutto? E il mutuo per altri 30 anni? Minimangionissima si ambienterà senza problemi? Anzi, che tipo di problemi avrà? Li saprò gestire insieme a tutto il resto?
Quando sei responsabile solo per te è un conto, ma decidere anche per i tuoi figli... Grrrrrrr... L'altro giorno ho sentito che mentre giocava con il suo amichetto ( vicino di casa) gli chiedeva, senza neanche alzare la testa dal suo disegno:" ma tu mi vieni a trovarmi nella casa nuova?"
:'(
Poi, obiettivamente mi rendo conto che è un cambiamento, un grosso cambiamento, che è normale sentirsi agitati e che piano piano tutti lo affronteremo, e costruiremo tanti altri ricordi e vivremo e cresceremo...
Ed ora, la ricetta e su con la vita!
Come sempre all'ultimo minuto, correndo, posto la mia ricetta per il challenge più amato dai foodblogger, quello di Menù Turistico!
Allora, questo mese ci si sfida con le scaloppine, piatto abbastanza amato in casa Mangiònissima, ma visto il forte ed insopportabile caldo, una versione leggermente rivisitata, diciamo quasi da reciclo da scaloppina, semmai vi avanzasse, insomma una scaloppina da asporto, per pranzi veloci ma gustosi.
ingredienti
per due persone
- 2 fette sottili di noce/rosa di bovino
- una tazza di farina
- una noce di burro
- olio evo QB
- Il succo di mezzo limone
per la salsa d'accompagnamento
- un cucchiaio di yogurt greco
- Un cetriolo
- la scorza di un limone
- timo secco QB
- pepe nero QB
- sale
- olio evo
- 2 panini tipo Arabo
preparazione
L'idea mi è venuta pensando a quei fantastici panini col kebab, traboccanti di carne succosa e cremine profumate... In più deriva dall'esigenza di dover compensare il caldo con una cucina, diciamo, più fresca.

Prendete le fette di carne, che devono essere sottili, mi raccomando! Infarinatele per bene e cuocetele in una padella ben calda, dove avrete fatto sciogliere una noce di burro e un filo d'olio evo.
Rosolate per bene da entrambi i lati e adagiate su di un piatto. Ricoprite con un foglio d'alluminio e mettete da parte.
Versate il succo di limone e mezzo bicchiere d'acqua nella padella dove avet cotto la carne e lasciate ridurre a fuoco alto fino a raggiungere la giusta densità.

Nel frattempo tagliate a fettine sottili il cetriolo e preparate una salsina amalgamando lo yogurt con olio evo, sale, pepe, ti o e scorza di limone. Non vi resta che assemblare il vostro panino. Spaccate i panini, irrorateli del fondo di cottura delle scaloppine, farciteli con la scaloppina tagliata a fettine sottili, la salsina e il cetriolo e... Buon appettito!


lunedì 28 maggio 2012

Budino ai friarielli, galletta di crusca e olio evo alle alici per Mt Challenge

Ma perchè sempre all'ultimo minuto?
Mi riduco sempre all'ultimo minuto, questa volta poi ho superato ogni record.
Stamattina prendo l'ipad e mi cade l'okkio sul numero 28 scritto a caratteri cubitali sul calendario... Che per chi non lo sapesse è l'ultimo giorno del mese per postare le ricette in gara...ODDIO! Ma io devo ancora fare la ricetta per MT!!!!
L'altro mese a farla ero stata veloce, ma a postarla sempre ritardataria... Questa volta, peggio che mai...
Mi sono precipitata in cucina col piccolino alle calcagna, che per adesso cammina reggendosi a me, a mo' di trenino umano... Quindi forse, precipitata, non è il termine giusto... Io cercavo di precipitarmi in cucina, reggendomi i pantaloni del pigiama e intimando al Minimostro mangionissimo di mollarmi e così siamo arrivati davanti al frigo...
La desolazione... Cioè, solitamente passo le mezzore per cercare di incastrare tutta la roba come se stessi giocando a tetris, per trovare posto a tutta la miriade di roba che deve andare in frigo, e adesso, non c'è niente!!! Un pomodoro rinsecchito, mezzo limone, litri e litri di albume dukaniano e yogurt magro... Oh my god!
Passo a setacciare il freezer ... Minimostro lo adora, comincia a lanciare gridolini, si avventa sui pisellini congelati e se li ficca in bocca..... NOOOOO!!!! Come hai fatto ad aprire il pacco?!?ma perché sei così intelligente e costantemente affamato?!?!
Alla fine, vedo spuntare tra stalattiti e petti di pollo, loro, i friarielli!!!!
Salva!
Allora, caro Mago Pancione, hai visto che ho fatto bene a cucinare tutti quei friarielli e a congelarli quando hai detto che non ne potevi più!?!?
Ed eccolo formarsi in testa, lui, il budino ai friarielli, su una galletta croccante alla crusca perchè mi sentivo in colpa nei confronti di dukan e un olio extravergine di oliva e alici per condire il tutto, perchè nel frattempo avevo deciso che me lo sarei pappato per pranzo e volevo gustarmelo per bene!
Preparo tanto carina il composto e poi...mi dirigo verso il mio mobile delle caccavelle per scegliere magari quello stampo nuovo, mai usato, adatto alle mono porzioni, comprato apposta per sfornare antipasti...ORRORE!!!!
Ho impacchettato tutto!!!! Ma porxxxxxxxxxx!!!!!!
Eh si, perchè sono anche in fase di trasloco...e adesso?
Alla fine ci si ingegna, così questo budino ai friarielli è diventato, non solo negli ingredienti, l'esempio perfetto dell'arte dell'arrangiarsi.

Ingredienti
per 2 budini
- 300 gr di friarielli, o cime di rapa o broccoletti
- aglio, olio evo, peperoncino
- un uovo
- un cucchiaio di creme fraiche, o yogurt o panna
- una spolverata di grana

per la galletta alla crusca
- un cucchiaio di crusca
- un cucchiaio di creme fraiche, o yogurt
- sale un pizzico

per condire
- 2 cucchiai di olio evo
- un Alice sott'olio

Preparazione
Prima bisogna cucinare i friarielli. Quindi, puliteli, prendendo solo le foglie, lavateli per bene e fateli cuocere in un tegame con olio evo, peperoncino ed aglio. Salate e coprite con un coperchio. Quando si saranno 'ammosciati', come direbbe mia suocera, togliete il coperchio e portate a cottura a fiamma bassa.
Tritateli ben bene quando saranno freddi e mettete in una ciotola, dove aggiungerete il resto degli ingredienti. Amalgamate tutto e versate nello stampo scelto e procedete con una cottura a bagnomaria in forno.
Io ho usato come stampo un cuociuovo da microonde, riempito fino all'orlo. Ho messo un dito d'acqua in un altro recipiente e dentro ho messo il mio cuociuovo, quindi ho cotto a bagnomaria, per 5 minuti al massimo della potenza.
Una volta cotto il budino, l'ho adagiato su una galletta di crusca croccante: ho mischiato gli ingredienti ed ho versato il composto direttamente sul piatto del microonde con un cucchiaio. Ne otterrete due dischi a cui cercherete di dare la forma stessa della base del budino.
Cuocete al max della potenza, per 5 minuti, girando di tanto in tanto, fino a quando non saranno croccanti. Okkio che bruciano!
Condite tutto con un cucchiaio di olio evo alle alici, fatto semplicemente miscelando i due ingredienti, fino a quando l'alice non si è sciolta.

Io ancora non ho capito che differenza c'è tra uno sformato e un budino... Spero quindi di non aver toppato!
Cmq, era molto buono... Le alici erano perfette con l'amarognolo delle verdure...
Partecipare a questo challenge mi piace... Invito anche le mie amiche che non hanno un blog ma che hanno passione per la cucina a partecipare!

martedì 22 maggio 2012

Pasta sfoglia... Senza sfogliatura e Torta Napoleone

Quando sul blog Arabafelice ... In cucina ho letto di questa ricetta, io, sinceramente non ci potevo credere. Ma come potevo credere che esistesse una pasta sfoglia, da fare in casa, col mixer in 5 minuti, che non prevedesse sfogliatura?!?! In più, nelle note a piè di post, leggo che si può farcire anticipatamente, perché tanto non si inumidisce, non s'ammolla e rimane fragrante e crocchiosa... No, non è possibile!!!
La dovevo provare per forza! E così ho fatto questo Napoleone, questa millefoglie da effetto 'ooooohhhh!!!!' tra gli invitati, farcita e ricoperta di crema al latte condensato. Una parola su questa particolare crema.
L'avevo già vista sul web ma non sapevo che Arabafelice aveva fregato la ricetta ad una signora russa con italiana determinazione e che tutto partisse quindi dalla sua ostinazione!
Lei propone quindi questa crema di burro e latte condensato, ma io quando vedo creme al burro mi spavento sempre e, nonostante abbia grande curiosità a provarla, mi blocco sempre e all'ultimo cerco un'alternativa! Questa volta ho trovato appunto una versione che chiamare light fa davvero ridere... Infatti, al posto del burro si utilizza il mascarpone.
Il sapore che ne viene fuori è proprio di latte, molto buono.
Premetto che l'ho fatta tre volte: una volta per farcire una torta, ma si è smontata, o meglio, mi è rimasta piuttosto liquida. La seconda volta è stata quella per questa torta e mi si è un po' smontata, e la terza volta ci ho fatto una specie di cheesecake improvvisato ed era perfetta.... Che dire... Provarci almeno tre volte!!! Ora non ricordo che mascarpone ho usato la prima volta, però quest'ultima volta ho usato il classico Galbani Santa Lucia ed è venuta.
Sempre presa dalla preoccupazione di produrre un dolce troppo calorico, non ho seguito le dosi consigliate da Arabafelice.... Che grave errore!!!
Non fraintendetemi, il millefoglie era buonissimo, ma... Sarebbe stato meglio col doppio della crema e non con la metà come ho fatto io. Infatti si sentiva parecchio il sapore del burro delle sfoglie che, con più crema, probabilmente sarebbe stato più bilanciato.
Giuro, non lo faccio più! Perdonatemi, questa voglia di finto light: ero presa dai sensi di colpa per i mesi e mesi di magnate che, in effetti, mi hanno alla fine portata a questi giorni tristemente dietetici in compagnia di Dukan.
Sigh sigh.... Quando finisco, voglio recuperare subito rifacendomi questa bontà come dio comanda!
INGREDIENTI
per 10/12 porzioni
Per le basi di pasta sfoglia
- 250 gr di burro
- 400 gr di farina
- 150 ml di acqua fredda
- 30 ml di succo di limone
Per farcire
- 397 gr di latte condensato
- 500 gr di mascarpone
Preparazione




Per prima cosa bisogna preparare le basi di pasta sfoglia.
Unite l'acqua e il succo di limone.
Lavorate il burro freddo tagliato a quadrotti con la farina, sbriciolando con la punta delle dita. Aggiungete poi il composto di acqua e limone, ma poco per volta, perchè potrebbe non servire tutto... Infatti io ne ho usato davvero pochissimo. Aggiungetene quanto ve ne serve per ottenere un impasto asciutto e morbido.
Adesso dividete l'impasto in 5 parti, di cui una più piccola. Araba consiglia di fare le grandi di circa 160 gr... Ma così facendo, io ho avuto molto scarto da quelle grandi una volta stese, e quella piccola era davvero piccola!,quindi, credo che la prossima volta farò le più grandi sui 120 gr.
Avvolgete ogni palletta d'impasto nella pellicola e lasciate riposare in frigo per mezza giornata.




Dopo il riposo, prendete ogni palletta e stendetela piuttosto sottile. Con le misure vi tocca essere precisi, perchè altrimenti la millefoglie non sarà anche bella oltre che buona, quindi, armatevi di metro e segnatevi questa misura: 25x19. Io ho anche seguito il consiglio di araba: stendere su carta forno infarinata. Non ci avevo mai pensato... È comodissimo!!! )0(
Infornate a 200º per circa 15 minuti o fino a quando non sarà tutta bella dorata. Ogni volta che tirerete una sfoglia cotta dal forno, schiacciatene la superficie delicatamente per livellarla, rompendone le bolle troppo gonfie.




L'ultima sfoglia stendetela sempre sottile, ma non in una forma particolare, in quanto dovrete sbriciolarla.
Lasciate raffreddare tutto e poi farcite a strati con la crema.
Per fare la crema, basterà montare il mascarpone e aggiungere a filo il latte condensato, fino ad ottenere una soffice crema extrabianca. Lasciate riposare in frigo.




Quindi, prendete una sfoglia spalmateci sopra la crema. Poi appoggiate un'altra sfoglia e spalmate di nuovo di crema, ecc. Quando avrete impilato tutte e quattro le basi, ricoprite completamente di crema, anche i bordi.
Prendete la sfoglia che avete sbriciolato e ricoprite tutta la torta.
Finito!!!!!!
Ricordo che, oltre al fatto che è un dolce molto buono, e molto d'effetto, si può preparare in anticipo!!!! Anche due giorni dopo era croccante come appena fatto.

martedì 8 maggio 2012

Cheesecake al cioccolato di Luca Montersino

Per il mio compleanno, lieti doni sono arrivati in casa Mangiònissima... E anche se c'è chi non li apprezzerebbe, definendoli 'regali di ruolo', io li ho graditi.
Moltissimo.
Prendo quindi l'occasione per ringraziare pubblicamente quel Mago Pancione di mio marito, lui che c'è sempre, che mi sostiene nelle mie passioni, che coglie ogni mio studiato segno e che, alla fine, mi fa sempre, sempre, sempre più felice.
Ed io faccio felice lui sfornando bontà per fargli capire quanto abbia ben speso i suoi soldi! :D
Oltre a varie caccavelle immancabili, si sono aggiunti quindi anche due fantastici libri di cucina... Di chi? Ma come...c'è da chiederlo?!?! Ma di Luchino mio!!!! Uno sulla pasticceria salata di cui posterò a breve,( spero ), e poi 'Peccati al cioccolato'.
Che siamo fissati con i cheesecake, chi ci conosce lo sa bene e quindi, per prima ricetta, eccolo, lui, re incontrastato della pasticceria mangionissima in una versione così goduriosa, cremosa ed instancabilmente cioccolatosa.
Prima di passare alla ricetta è doverosa una riflessione sugli ingredienti montersiniani... Grrrrrrrrrr
Cioè, oramai mi sentivo così figa col mio sciroppo di glucosio sempre pronto all'uso in dispensa, le mie multifarine, gli zuccheri speciali, le bacche di vaniglia BOURBON!!!!!, la massa di cacao!!!!!!!!!!! Insomma, credevo che la mia dispensa potesse superare l'esame di un nuovo libro di Montersino.... Ma lui, crudele, come se ne esce?!?! Con lo sciroppo di glucosio in POLVERE!!! La panna fresca al 35% di grassi, l'albume in polvere e questa onnipresente INULINA?!?!?!?
LUCA, perchè mi fai questooooooo?!?!?!?!
Superato lo shock, bisogna ammettere che, visto quanto tempo sono stata appresso a Montersino e alle sue ricette, testarda io, oramai ho una certa esperienza e posso comunicare al mondo la bella notizia: la maggiorparte di questi strani ingredienti montersiniani, si può sostituire!!! Evviva!
Ricordatevi sempre quindi che lo sciroppo di glucosio è sostituibile col miele in egual dose, l'inulina può essere abolita perchè usata solo come anticongelante, la panna fresca al 35% di grassi nn so cos'è, non lo voglio sapere, e uso quella della centrale del latte di Roma!!!!!!!!
Se poi volete essere precisi e previdenti, su internet si trova tutto!!!!
Ah! Dimenticavo!!!!! Il latte in polvere....cari lettori/ avventori... Che dite? Montersino si arrabbierà se questi 10 gr di latte in polvere, facciamo finta di averli dimenticati?
Inoltre, Montersino parla di 'biscotti secchi' e 'formaggio fresco spalmabile', ma, non esistono altro che biscotti McVities Digestive e Philadelphia per fare un vero cheesecake, fidatevi.
In Peccati al cioccolato poi, non ci sono indicazioni sulle misure delle tortiere o degli stampi da utilizzare.... Grave mancanza Luca!! Ti meriti una matterellata in testa!!
Bene!!! Ora la ricetta.
Qui di seguito gli ingredienti come elencati nel libro e le mie modifiche, piccole.

ingredienti
per una tortiera da 22 cm di diametro

per la base
- 250 gr di biscotti secchi (McVities digestive)
- 125 gr di burro

per il composto cheesecake
- 575 gr di formaggio fresco spalmabile (600 gr di Philadelphia)
- 170 gr di zucchero semolato
- 10 gr di farina 180 W ( trad. Farina oo)
- 130 gr di uova intere ( 2/3 uova)
- 60 tuorli (3/4 tuorli)
- 20 gr di panna al 35% di grassi ( panna fresca!!!)
- 1 gr di vaniglia bourbon in bacche (grrrr)

per la ganache al cioccolato
- 250 gr di panna al 35% di grassi ( ancoooooraaaa???? )
- 300 gr di cioccolato fondente al 70% di cacao ( anche 45%)
- 60 gr di sciroppo di glucosio in polvere ( grrrrrr o sciroppo di glucosio o miele)
- 5 gr di gelatina in polvere ( o in fogli, ammollata e strizzata)
- 10 gr di latte in polvere magro ( anche no)
- 10 gr di cacao amaro in polvere

per la finitura
- 400 gr di panna al 35% di grassi ( 250 gr )
- 70 gr di zucchero semolato
- 5 gr di cacao amaro in polvere ( cacao per spolverare)
- 100 gr di cioccolato bianco

Preparazione



Per prima cosa bisogna preparare il fondo della torta. Montersino dice di fondere il burro e mischiarlo ai biscotti dopo averli passati al mixer... Poiché io sono una fan anche di Nigella Lawson, vi assicuro che se pretendete i biscotti e il burro morbido e schiaffate tutto dentro al mixer, va bene lo stesso!!!!!
Versate il composto ottenuto in una tortiera, meglio se antiaderente a cerchio apribile, e pressate per bene.



Adesso prepariamo il composto cheesecake: amalgamare la Philadelphia e lo zucchero con una spatola... In realtá è scritto ' servendosi di una frusta manuale...' ma poi nella foto c'è la spatola! O_o
Aggiungete anche la vaniglia e pian piano le uova. Infine la farina e la panna. Ora, nella foto, si vede colare un impasto fluido e non liquido come è venuto a me...ma alla fine il cheesecake è venuto buono lo stesso!
Versate tutto sopra il fondo di biscotti e cuocete a bagnomaria in forno preriscaldato a 140º per 50 minuti. Io ho alzato la temperatura verso la fine...
Lasciate riposare e raffreddare in forno.
Ora vi resta da preparare la ganache.... Un'amante del cioccolato come me, non appena prova la ganache non la molla più! È così cremosa, piena di gusto, perfetta!
Bollite la panna e metteteci dentro il glucosio, il latte in polvere se l'avete, e il cacao. Aggiungete anche il cioccolato a pezzettini piccoli ed amalgamate tutto col frullatore ad immersione, ma anche semplicemente con una frusta manuale. Per ultimo, aggiungete la gelatina.
Versate sul cheesecake e lasciate riposare, fuori dal frigo, mi raccomando! Altrimenti s'indurisce troppo!
La torta sarebbe già pronta così, ma se volete esagerare in scenografie e, naturalmente, in gusto, ecco come decorarla.
Sciogliete il cioccolato bianco e mettetelo in un conetto di carta da forno. Su un foglio di carta da forno disegnate un cerchio grande quanto la circonferenza della torta, o poco più piccolo. Con la cioccolata disegnate una griglia.



Se avete temprato il cioccolato, questo si solidificherà facilmente e altrettanto facilmente si staccherà per poterlo posizionare sulla torta... Se non sapete temprare il cioccolato come me, vi si romperà in mille pezzi... E allora? Ricomponete tutto a mo' di puzzle sulla torta... La prox volta credo che disegnerò la griglia direttamente sul cheesecake freddo!
Una volta messa la griglia di cioccolato bianco sul cheesecake, decorate i bordi con dei ciuffi di panna montata con lo zucchero che avrete cura di spolverizzare con del cacao amaro in polvere!
Ce l'avete fatta! Ora, lo potete mangiare! E il gusto vi ripagherà completamente della fatica fatta.




sabato 28 aprile 2012

Mt challenge di aprile - Crostata frangipane al cioccolato ed orzo

Sembra facile, ma non lo è.
Sembra facile fare una ricetta al mese seguendo le regole di mt challenge.
Ma mi sono resa conto che non lo è.
Presa dagli strilli del Minimostro, demoralizzata da Dukan e la sua dieta, attirata in questo svedese vortice infernale di ikea e la scelta dell'arredamento per la nuova casa, è passato aprile e non me ne sono neanche accorta e per un pelo riesco a postare questa ricetta che partecipa a mt challenge.
La crostata frangipane la conoscevo poco poco. Avevo visto Montersino farla in tv e non posso dire che mi avesse particolarmente entusiasmata. Alla fine è una crostata classica con un ripieno a base di mandorle e con una copertura a scelta. Spesso frutta e/o marmellate.
Per chi ancora non l'avesse capito io sono a DIETA!!!! Avete presente cosa significhi per una persona che si sveglia pensando al cibo, si addormenta pensando al cibo, che come hobby ha il cibo, la cui vita, diciamolo, ruota intorno al far da mangiare, avete presente cosa significa per quella persona stare a DIETA?!?!?!?! Io lo so che è difficile per tutti, ma per me è davvero, ma davvero mortificante e deprimente....sigh sigh
E cosa è stato più deprimente di tutto? Le due feste con infinito buffet a cui sono andata, capitate giusto nella prima settimana di dieta? Nooooooo!
Un kilo di cioccolato fondente di uova di Pasqua avanzate che mi guarda ogni giorno dalla dispensa?!?! Noooooooo!
Credo che la cosa davvero più deprimente sia stata cucinare le mie barchette frangipane ricoperte di una fantastica e cremosa ganache, cucinarle per la prima volta, e non poterle assaggiare!!
Dukan, te possino!!!!!!!!
D'altronde, dopo mesi e mesi d'abbuffate goderecce in nome della rinascita del blog che per tutto l'anno scorso non era stato aggiornato, un po' di sacrificio era doveroso....
Torniamo dunque alla ricetta, testata si, ma non da me. Mago pancione e Minimangionissima se le son mangiate di gusto, ma, ammettono, soprattutto perchè erano al cioccolato, altrimenti non le avrebbero particolarmente considerate.
Io credo che sia un'ottima ricetta per una merenda speciale al pomeriggio o una ricca colazione.
Come idea ho un po' scopiazzato Montersino, che faceva una crostata frangipane con questa ganache all'orzo.
La pasta frolla al cacao che ho utilizzato per la base è sempre la pasta frolla di Montersino dove ho tolto 30 gr di farina da una dose da 500 e ne ho aggiunti 30 di cacao amaro in polvere.
Il ripieno, infine, come regola per partecipare a mt challenge, doveva essere la ricetta del frangipane del Gatto Ghiotto di Ambra, vincitrice dello scorso mese.
Ingredienti
per 12 barchette
per la base di pasta frolla al cacao
- 470 gr di farina 00
- 30 gr di cacao amaro in polvere
- 300 gr di burro
- 200 gr di zucchero a velo
- 80 gr di tuorli
- 1 gr di sale
- vaniglia
per il ripieno di frangipane
- 50 gr di farina di mandorle
- 50 gr di zucchero
- 50 gr di burro morbido
- un rosso
- 15 gr di fecola di patate
- aroma rum, nel mio caso
per la ganache di cioccolato fondente e orzo
- 60 ml di panna fresca
- un cucchiaino di orzo solubile
- un cucchiaino di miele
- 75 gr di cioccolato fondente
- 20 gr di burro
Preparazione
Per la preparazione la pasta frolla al cacao, vi rimando a questo post.
Per il ripieno di frangipane, ho seguito le direttive di Ambra.
Per la ganache di cioccolato e orzo, scaldate fino a bollore la panna fresca, sciogliendovi dentro l'orzo e il miele. Nel frattempo tritate al coltello il cioccolato fondente e versatelo nella panna bollente. Rimestate energicamente per amalgamare il composto, facendo in modo che il cioccolato si fonda completamente. Potete usare il frullatore ad immersione se preferite, ma viene benissimo anche senza. Per ultimo aggiungete il burro.




Ho foderato uno stampo da 12 barchette con la pasta frolla al cacao stesa col matterello a mezzo centimetro. Ho bucherellato il fondo e riempito col frangipane. Ho infornato a 200º in forno già caldo per circa 15 minuti, vale, come al solito, la prova stecchino. Una volta sfornate le crostatine, le ho lasciate raffreddare fuori dallo stampo e poi ho ricoperto con la ganache calda. Ho lasciato raffreddare ed alcune le ho guarnite con un po' di glassa reale che mi era avanzata da altre preparazioni. Ho pensato che il dolce della glassa avrebbe sposato benissimo con l'amarognolo del cioccolato fondente arricchito all'orzo.




Ripeto, non ho potuto assaggiarle, ma mia figlia se n'è pappate di gusto due a colazione e, devo dire, non capita sempre con i miei dolci. Mentre Mago pancione ha ammesso che la cosa che gli è piaciuta di più è stata la ganache e la frolla... Lui, in generale, non ama frutta, frutta secca & co.

venerdì 20 aprile 2012

Biscotti salati alla philadelphia di Araba felice

Alla fine, si ha sempre bisogno di un input per fare tutto.
O almeno è così per me.
Lo ammetto: sono un pochino, ma giusto un pochino, pigra.
Il divano è il mio regno dopo la cucina: non toglietemi My SKY che mi registra le serie tv e i programmi di cucina di Nigella Lawson! e che i miei Mini Mostri Mangionissimi non decidano di rompere oltre le nove di sera perchè ho i miei impegni e la memoria del decoder non è illimitata... E Mago Pancione mi minaccia sempre che mi cancella le 20 puntate di Peccati di Gola di Luca Montersino che devo ancora studiare!
Insomma, se posso, me la prendo comoda e di certo mi rilasso mangiando qualcosa di buono, organizzando cene, sperimentando nuove ricette... A palestre, sport et similia non ci penso proprio...e aggiungerei, SI VEDE!
Pensate che tristezza per me essere tiranneggiata dalla ciccia che si accumula da una parte e da Dukan e la sua dieta a-Sparta-mica dall'altra...Sigh Sigh
Ad ogni modo, vittima della mia pigrizia è stato spesso il blog, perchè se di cucinare e quindi mangiare non smetto mai, si figurati!, di fotografare o di postare ogni tanto proprio non mi va.
Ero alla ricerca di nuove ricette quando m'imbatto in uno dei blog più piacevoli, creativi e golosi che abbia mai visitato: Araba felice...in cucina
Non me ne vogliano gli altri foodblogger. Ma un blog così pieno di ricette mai viste e riviste, tutte da provare ed inoltre così piacevole da leggere, ancora lo dovevo conoscere.
Mi è piaciuto così tanto che mi è venuta subito una gran voglia di ricominciare a provare nuove ricette, fotografarle e postarle. Arabafelice mi sta insegnando molto. Ogni tanto mi dà anche qualche tranvata, ma, ci tengo a precisare, non perchè le ricette non riescano, assolutamente, ma perchè ci vuole un po' d'impegno in più per alcune...
Se non volete sentire parlare di burro e Philadelphia statene lontani eh! Se al contrario credete che dei biscotti salati alla Philadelphia siano una vera genialata, e siete alla ricerca di qualcosa di goloso ed insolito, visitatelo come minimo una volta a settimana e Arabafelice non vi deluderà!
Questi biscotti sono molti semplici da fare e ho dovuto tenere i Minimangionissimi lontani con le mie tecniche di occultamento vivande segrete, perchè sono molto buoni, uno tira l'altro. Li ho serviti per alleviare le pene di una partita persa dal Napoli vista con gli amici, accompagnati ad un cocktail classico (o quasi) di gamberetti. Inutile dire che sono andati a ruba.
Ingredienti
per circa 30/35 biscotti
- 200g di farina
- 170 g di Philadelphia
- 40 g di burro
- 40g di parmigiano grattugiato
- sale
- paprika, pepe nero, semi di sesamo, semi di girasole, semi di papavero o altro per guarnire
- un albume, per spennellare
Preparazione




La preparazione è facilissima! Basta mettere tutti gli ingredienti nel mixer e aspettare che si formi una palla... Non succederà subito, ma abbiate fiducia!!
Assaggiate l'impasto e considerate se sia il caso di aggiungere sale oppure no. Raccogliete l'impasto e avvolgetelo in pellicola per un riposo di mezzoretta in frigo. Dopo potrete stendere la pasta e ricavarne le forme che più vi piacciono.




Il tema del maialino mi sembrava il più adatto visto come si mangia da noi in casa Mangiònissima. Ho fatto anche delle campanelle, delle zucchette...ho fatto scegliere a Minimangionissima tra la miriade di taglia biscotti che abbiamo... Un'occasione buona anche per usare un po' di utensileria!
Ritornando alla preparazione, dopo aver fatto le formine, adagiatele su carta da forno. Spennellate con un po' di albume per attaccare sopra i semini.
Fate riposare in frigo prima di infornare a 190º. Non appena saranno dorati ai bordi, in circa 15 minuti, tirateli fuori.
Arabafelice si raccomanda di stendere la pasta a non meno di mezzo centimetro. Io credo di averli fatti troppo spessi per cui sono rimasti un po' morbidi. Quando li rifarò, perchè li rifarò, proverò ad indovinare meglio lo spessore e la cottura!

martedì 17 aprile 2012

Madeleines di Luca Montersino

Ho capito.
Finalmente ho capito.
Grazie a loro, ho capito, ho trovato chi mi capisce!
Sentivo di avere qualcosa che non andava in me.
Quando chiedevo a quel poveraccio di Mago Pancione, mio marito, di portarmi da ikea con la scusa di stare un po' insieme mentre Minimangionissima giocava allo småland e, percorrendo alla velocità della luce l'esposizione mobili, arrivavamo infine lì, tra le caccavelle.
E riuscire a trovare da Ikea lo stampo da minibabà napoletani, cioè, è una grossa abilità...e farseli regalare come regalo anticipato del compleanno che verrà tra mesi e mesi è un'altra grossissima abilità...o malattia? Mi diceva una vocina in testa: "questa è caccavellite acuta!
E quando su Buyvip, con la scusa di prendere qualcosina per cucinare con la Minimangionissima, ordinavo stampi a forma di orsetto, mucca, minimuffin, mini matterelli e stampi per biscotti di tutti i tipi ( tema animali del mare, mezzi di trasporto, Pasqua, Natale, Halloween, ecc ecc ecc)... Tanto mi fanno un super sconto! si, in quel momento lì, avevo gli occhi a forma di caccavella.
Si, lo ammetto è una droga... E adesso sono disperata, perchè devo cambiar casa grazie alla nascita di Minimostro, e la mia cucina si ridurrà notevolmente )0( e dovrò eliminare qualcosa :'( e smettere di comprare altro O_o.
Nel frattempo, mi consolo usando uno di quegli stampi che ho desiderato tanto tanto tempo e che alla fine ho usato una volta in un anno...ma questo è un dettaglio irrilevante, perchè l'importante è che quando decido di usarlo, lui c'è!
Le madeleines...buone... Da inzuppo, direi!
E poi, una volta tanto che Montersino fa una ricetta semplice, ce la vorremmo far scappare? Giammai!
Grazie allo starbooks e al blog La cuoca dentro, ecco la ricetta!

Ingredienti
per 9 madeleines grandi

- 100 gr di zucchero semolato
- 110 di uova intere
- 125 gr di farina 00
- 4 gr di lievito
- 25 gr di latte intero
- 60 gr di burro
- vaniglia (1/2 baccello )
- limone (0,5 di scorza grattuggiata)

Preparazione



Montare le uova con lo zucchero e gli aromi. Aggiungere poi la farina e il lievito setacciati insieme, con movimenti delicati dal basso verso l'alto. Fare la stessa cosa con il latte e il burro dopo averlo fuso.
Versare poi negli stampi ed infornare in forno preriscaldato a 220º per 5 minutini e poi abbassare a 180º per altri 8/10 minuti, fino a completa doratura.

Nel libro di Montersino sul cioccolato, grazie Mago Pancione per avermelo regalato... Sono queste le cose che fanno funzionare un matrimonio!, ne fa una versione affondata nel cioccolato fuso... Prossimamente su questo blog, così uso ancora lo stampo e ho una scusa per non darlo via! Tanto è di silicone, si può piegare, occupa poco spazio....;)

venerdì 13 aprile 2012

Muffin ai broccoli....o alberelli?!

Mi sono sempre chiesta perchè spesso i broccoli vengano così tanto demonizzati... Poverelli, solo perchè sono puzzolenti non si meritano questa emarginazione!
A me piacciono e parecchio,forse perchè sono una delle poche al mondo a cui il caratteristico odore (puzza) non disturba.
E così, mi sono inventata questi muffin ai broccoli ( o alberelli? ) per inculcare lo stesso amore nella mia piccola Minimangionissima.
Dovete sapere che la piccolina è...un po' rotondetta. Non ha ancora 4 anni ma già son costretta a tenerla a stecchetto...povera cucciola, lei che ha ereditato la corporatura di... Mio marito naturalmente, e anche il SUO appettito e la SUA golosità.
A parte gli scherzi ci tengo a precisare che ha avuto sempre un'alimentazione ben bilanciata ed è sempre stata seguita a dovere... Mi prendo questo merito va!
Fatto sta che costituzionalmente tende ad incicciottirsi e quindi la devo solitamente privare di tutto quello che di più solitamente i bimbi mangiano. E lei, gioia del mio cuore, che già capisce il dolore della privazione dietetica, come un soldatino ubbidisce alla sua mamma.
Certo, ci sono stati episodi in cui la troppa restrizione l'ha portata a gesti insospettabili, del tipo 'mi rubo un panino e me lo mangio sotto al letto così mamma non mi vede...'
E allora, per evitare di instillare un pericoloso meccanismo di alimentazione = senso di colpa, ogni tanto, consci della sua tenera età le concediamo piccoli sfizi perlomeno homemade.
Ritornando ai broccoli, cercavo un modo sfizioso per farglieli mangiare e così ho trovato una ricetta base per muffin salati sul web e ci ho aggiunto tanti buoni e puzzolenti broccoli. Poi ho preso lo stampo da minibabà e alla fine sono usciti fuori questi alberelli.
Io e Mago Pancione ce li siamo calati in un sol boccone tanto erano buoni, ma Minimangionissima ne ha spiluccato un po' uno, si è mangiata tutta la crosta e poi ha sentenziato: 'sono verdi. Non ho fame'
Amore della mamma...che te possino...ehm... Non fa niente, non fa niente...mangia un po' di frutta che è meglio!
Riguardo gli ingredienti, non ho messo salumi per farli più dietetici possibili, ma un po' di salame ci starebbe benissimo!

ingredienti
Per 12 grandi muffin

- 250 gr farina 00
- 200 ml latte
- 1 chicchiaino di sale
- 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
- 50 ml di olio extravergine di oliva
- 2 uova
- 500 gr di broccoli lessati
- 50 gr di grana padano
- 100 gr di mozzarella o altro formaggio
- semi di girasole quanto basta per guarnire


Preparazione



Come per la classica preparazione dei muffins, dividere gli ingredienti liquidi da quelli secchi. Quindi, preparare una ciotola con farina, sale, bds, grana e mozzarella e una caraffa dove avremo mischiato le uova, il latte e l'olio. Versare i liquidi nella ciotola, aggiungere i broccoli tagliati grossolanamente e girare velocemente col cucchiaio. Ricordo che quando si fanno i muffin è essenziale lavorare pochissimo l'impasto: più grumi ci sono e meglio è. Se l'impasto viene lavorato troppo, il muffin risulterà colloso e non morbido.



Mettere negli stampi, cospargere di semi di girasole o altro, tipo semi di zucca, pinoli..., ed infornare a 200º per una decina di minuti.
Indispensabile come sempre la prova stecchino per essere sicuri dell'avvenuta cottura.

martedì 10 aprile 2012

Le patate viola e gli gnocchi

Mentre scrivo questo post mi sto preparando ad una Pasqua tutta napoletana. Diciamo che quest'anno siamo un po' alle prese con gli acciakki dei vekkietti di famiglia... E se non li vogliamo uccidere del tutto col tortano, mi sa mi sa, che dovremo contenerci a tavola.
Non che ci faccia male, a noi famiglia Mangionissimi, con la Minimangionissima a dieta a 4 anni, Mago Pancione che sta a limiti imposti anzitempo e con sacrificio da Dukan, ed io, regina del focolare, che tra un po' peso come quand'ero incinta di 5 mesi...grrrrrrr
L'unico normale sembra il Minimostro...e certo, quello ancora c'ha 10 mesi e mangia pappette...ancora non è stato influenzato a suon di ragù, esperimenti di mamma che vuole a tutti i costi riprodurre la pasticceria di Montersino in casa, la scoperta di blog sempre più gustosi, ecc
Il suo vergine palato per ora si accontenta di omogeneizzati e brodino...ma, vista la famiglia, buongustai (abbuffini) da generazioni, è predestinato ad un po' di ciccetta anche lui.
Dopo Pasqua, règime Dukan jusq'à la mort, e nel frattempo rimembriamo gli antichi bagordi con questi gnocchetti belli burrosi come piacciono a noi.

Molto stranamente ho trovato al super sottocasa queste belle patate viola, o vitellotte o blu, come le chiamano i francesi. Le ho prese subito perchè mi hanno sempre incuriosita, nonostante il prezzo poco invitante...
Alla fine sono patate come altre, però quel colorino lì, rende chic e fashion anche un semplice gnocco al burro e salvia. Insomma, molto scenografiche ma pur sempre patate!
Io e gli gnocchi solitamente non andiamo molto d'accordo, come io e le meringhe, ma questa è un'altra storia.
Di solito mi si sciolgono in cottura ed avevo il terrore che mi succedesse anche stavolta, con l'aggravante di dover buttar via 500 gr di patate chic!!!!
Ma seguendo la ricetta di La cuoca pasticciona, mi son venuti PERFETTI!!! La mia unica variazione, o più che altro aggiunta, è stato un po' di pecorino nell'impasto.

Ingredienti
per 3/4 persone

- 500 gr di patate viola
- 125 gr di farina
- 1 uovo
- 50 gr di pecorino romano grattugiato
- sale
- pepe

Preparazione



Bollite le patate in abbondante acqua salata fino a cottura. Poi schiacciatele con lo schiacciapatate quando sono ancora bollenti. Vi ricordo che non c'è bisogno di sbucciarle, poichè la buccia rimane dentro lo schiacciapatate...
Fate una fontana sul piano di lavoro con le patate schiacciate e il pecorino romano. Al centro mettete l'uovo, il sale e il pepe e, un po' defilata, la farina, che dovrà essere amalgamata all'impasto pian pianino per essere sicuri che serva tutta.
Con questa ricetta io non ho dovuto né aggiungerla, né toglierla.




Formate una bella palla liscia e poi, ricavatene dei cordoni che taglierete per avere gli gnocchi.
Io ero di superfretta e li ho lasciati nature, ma si possono arrontondare uno per uno e formare le chicche, oppure passare sul dorso di una forchetta per creare delle righe che accolgano meglio il condimento, o ancora incavarli col dito come una sorta di orecchietta.



A mano a mano che li preparate, infarinateli tanto tanto e metteteli ben distribuiti, in un solo strato, in modo che non si appiccichino tra loro, su un vassoio infarinato.



Cuoceteli in acqua bollente e salata e tirateli via man mano che vengono a galla. Io li ho conditi semplicemente col burro aromatizzato alla salvia e abbondante grana. Ho pensato che un condimento trasparente era più adatto per non coprire il caratteristico colore viola.
E buon appettito!

sabato 7 aprile 2012

In vista di Pasqua...

Con una mano che impasta ricotta e zucchero, l'altra che taglia cubetti di salame per il tortano e un pezzo di cioccolato dell'uovo in bocca...per la serie ' faccio veramente skifo', auguri a chiunque passasse da queste parti una serena Pasqua...abbuffatevi che tanto dura poco, non è come natale, e poi arriva l'ansia della prova bikini e il lungo periodo di dieta.

Se ancora avete dubbi su cosa cucinare di buono per questa Pasqua, ecco i suggerimenti di Mangiònissima

O' casatiello
La pizza umbra al formaggio
La pastiera tradizionale napoletana
La pastiera di bulgur di Luca Montersino

Ancora auguri e buon appettito!

lunedì 2 aprile 2012

Spiedini di tacchino con salsa al pomodoro espressa

Oggi ho avuto parecchie buone notizie... Buon per meeeeeee!!!! Ogni tanto un'iniezione di positivitá ci vuole proprio. La sensazione che si ha quando sembra che tutti i meccanismi comincino ad ingranare è euforizzante! I pisolini di 10 minuti del Mostromangionissimo (9 mesi) e le sue manine ciccie ciccie avvinghiate ai miei capelli pur di non restare un minuto di più nel lettino, oggi mi fanno persino sorridere compiaciuta dell'amore che mi dimostra! Oggi niente mi può abbattere! Sono una quercia! :)

Vi sarà sicuramente capitato di guardare il programma di Alessandro Borghese, ' in cucina con ale'. È molto stimolante, perchè, anche se, sinceramente, spesso le sue ricette sono un po' lontane dai miei gusti, è un vulcano di idee. Impossibile non lasciarsi influenzare. Solitamente non appunto le sue ricette e poi, mentre cucino, aggiungo qua e là un po' di Ale!
Questi spiedini, infatti, non ricordo se lui li facesse proprio così, ma comunque ecco come li ho scopiazzati io!
Con questa ricetta ho scoperto che i bambini vanno matti per gli spiedini!!! E intingono tutto nella salsa, senza neanche accorgersi che stanno mangiando pomodoro... Insomma, si possono fregare per bene!

Ingredienti
per 8 spiedini circa

Per gli spiedini
- 300 gr di fesa di tacchino a fette
- 2 cucchiai di salsa di soia
- cucchiai di salsa worcester
- un uovo
- semi di sesamo
- pangrattato
- farina

Per la salsa
- 100 gr di pomodori ciliegia
- olio extravergine di oliva
- basilico

Preparazione




La carne di tacchino di solito non è che la gradisco poi molto... Ma in questa ricetta va marinata (organizzatevi per tempo!) e alla fine quel retrogusto tipico di bestiolina del tacchino svanisce!
Tagliate la fesa a pezzetti e mettete tutto in una ciotola, dove aggiungerete un paio di cucchiai di salsa di soia e un paio di cucchiai di salsa worcester. Se vi piace anche un aglio spremuto. Aggiustate di sale se fosse necessario e lasciate a marinare per un paio d'ore se potete, altrimenti anche una mezzoretta!
Preparate 3 ciotoline e procedete come per impanare delle cotolette: una ciotola con della farina, una con un uovo sbattuto con un po' di sale e un'altra con del pangrattato a cui, però, aggiungerete dei semi di sesamo, del sale e, infine, dello zucchero.
Adesso preparate gli spiedini, infilzando i pezzetti di tacchino. Poi passateli nella farina, nell'uovo e nel pangrattato. Cuoceteli in una padella con un filo d'olio. Fate dorare per bene da entrambi le parti




La preparazione della salsa è veramente semplice. Vi basterà frullare i pomodori e il basilico insieme ad olio extravergine di oliva e il sale.
E buon appettito!

mercoledì 28 marzo 2012

'O Casatiell', o tortano che dir si voglia, sua maestà l'imperatore della Pasqua

Ma davvero c'è stato un periodo nella mia vita in cui non conoscevo Napoli, i napoletani, la cucina napoletana, le tradizioni napoletane? Mi sembra una vita fa... Ah, tutta colpa dell'amore!
Prima dell'amore e di Napoli le porzioni nel piatto erano sufficienti, non strabordanti. Prima dell'amore e di Napoli non sapevo neanche che esistesse la sugna, lo strutto, credevo si fosse estinto per sempre perchè poteva nuocere gravemente alla salute.
Prima dell'amore e di Napoli non è che non si mangiasse a casa eh... O che non fossimo particolarmente confusi e felici davanti alla bilancia, ma... Napoli è Napoli... E mio marito...bè lui, è... Ricco ( dentro ), festaiolo e simpatico, pepato e confortevole... Insomma, un casatiello man!
Qualche parola sugli ingredienti. Troverete i cicoli. Io fuori Napoli non li ho mai trovati. Sono delle robe di maiale molto pepati e pieni di grasso che danno molto, ma molto sapore. Naturalmente io stessa, se non li trovo, non ce li metto e viene buonissimo lo stesso! Il salame originale del Tortano, dovrebbe essere il tipo Napoli, ma anche quello qui a Roma non lo trovo e lo sostituisco con la spianata romana, ma anche un semplice salame Milano va benissimo. Tutti i salumi dovranno essere in fetta unica, diciamo. Perchè vanno messi dentro a cubetti. Okkio al sale! Formaggi e salumi sono già molto salati, quindi assaggiate prima di aggiungere sale e pecorino romano.

Ingredienti
Per uno stampo a ciambella di cm 30 di diametro

per l'impasto base
- 600 gr di farina 0
- 200 gr di lievito madre o un cubetto di lievito di birra
- un cucchiaino di malto (o zucchero)
- 100 gr di strutto
- un cucchiaino scarso di sale
- 50 gr di pecorino romano grattugiato
- pepe nero q.b.
- acqua q.b. per impastare.

per il ripieno
- 200 gr di mortadella
- 200 gr di salame Napoli
- 200 gr di pancetta tesa
- 200 gr di cicoli
- 200 gr di provolone piccante
- 50 gr di pecorino romano grattugiato
- 2 uova sode
- pepe nero q.b. ( tanto! )

Preparazione



Prima di tutto preparerete l'impasto base impastando molto semplicemente tutti gli ingredienti, lasciando strutto e sale per ultimi. Lasciate riposare un'ora coperto da pellicola.



Nel frattempo, tagliate salumi, formaggio e uova a cubetti. Stendete l'impasto, create una sorta di grande rettangolo. Riempitelo con tutto quel ben di dio , spolverate col pecorino romano e impepate ancora per bene.



Adesso dovrete arrotolare il tutto. Io mi aiuto con una spatola e pian piano chiudo per bene.



Otterrete un bel filone 'cunzato', diremmo dalle mie parti sicule.




E adesso arriva il passaggio che va creando il casatiello...altrimenti sarebbe un ciambellone salato, ma no! Si prende il filone e si comincia ad arrotolarlo su se stesso per creare quelle strisce tipiche. Al contempo si allunga e il ripieno dentro si amalgama per benino. Se si creano dei buchi non fa nulla eh!



Poi, con movimento deciso, altrimenti si romperà tutto, perchè è pesantissimo...in tutti i sensi...trasferite il serpentone nello stampo..stampo ovviamente unto di strutto!
Così il casatiello dovrà lievitare un bel po'. Le nonne insegnano che anche farlo lievitare tutta la notte in frigo, per esempio, non sarebbe male. Ma almeno un paio d'ore ci vogliono.
Poi lo infornerete a 250º gradi per una mezzoretta. Poi abbassate a 200º e terminate la cottura. Ci vorrà in tutto circa un'ora e qualcosina. Cmq, deve essere bello dorato.



Si mangia a temperatura ambiente ed è ottimo da portare in gita a Pasquetta, proprio come la pizza al formaggio umbra di Pasqua, che è quasi una versione light del casatiello.



Vista l'alta concentrazione di grassi, si mantiene per giorni. Basta scaldarlo un po' e torna subito fragrante. Abbinato all'insalata è la morte sua perchè il fresco delle verdure sgrassa che è una bellezza!
Ve lo dico il vero segreto napoletano del Tortano?
Nella parte in cui i due lembi del serpentone si incontrano a formare il cerchio, il ripieno è più scarso. Il vero napoletano, furbo che non è altro, fa bene attenzione a riconoscere la giuntura e a lasciarla a chi è meno attento di lui!

domenica 25 marzo 2012

Cestini di crêpes e mousse di fragole express, con ventagli di crêpes

Credevo di aver avuto un'ideona!!!! Ma ho visto le altre sfidanti ed ho capito che non ero stata poi molto originale!:D
Ad ogni modo, fiera del mio momento illuminante, partecipo a MT challenge anche con questa ricetta, dopo le crêpes tiramisù.

Ingredienti
per due persone

- 3 crêpes
- 125 gr di panna da montare
- 125 gr di fragole
- 50 gr di zucchero a velo

Preparazione



Preparare una coppetta di crêpes, è semplicissimo!
Basta avere dei pirottini da muffins e/o lo stampo da muffins. Imburrate pochissimo un pirottino. Adagiatevi dentro la crepe e ricoprite con un altro pirottino. Schiacciate per bloccare bene la crepe e infornate a 200º. Ci vorranno circa 5 minuti e avrete un cestino croccante e saporito.



Per una velocissima mousse alla fragola, ho frullato panna, fragole e zucchero col frullatore ad immersione e poi ho montato il tutto con le fruste.
Per il ventaglio croccante di crepe, ho messo una crepe in forno a 200º e in meno di 5 minuti si è trasformato in un biscotto croccante. Fuori dal forno ho spolverato con un po' di zucchero a velo e dopo ho tagliato in quarti per ottenere i ventagli per la decorazione.



Se metterete in freezer la mousse e avrete cura di passarla al frullatore ad immersione dopo un'oretta, avrete dell'ottimo gelato alla fragola homemade.

Crêpes tiramisù e MT challenge

Da poco ho scoperto il blog di Arabafelice in cucina... Ma dov'ero? Cosa mi stavo perdendo...uno dei blog più interessanti, divertenti e golosi che abbia mai visitato.
Da lì poi mi si è aperto un mondo, quello del blog Menù Turistico per esempio. Non ho mai visto un blog più ricco di iniziative, e anche molto ma molto interessanti. Come per esempio lo starbooks, il meglio dei libri di cucina più in voga, ricette testate da altri foodblogger e l'opportunità di contribuire attivamente con il proprio background.
Davanti a queste scoperte, già ero tutta elettrizzata, così, quando ho capito cos'era MT Challenge mi sono infervorata, io che le sfide di solito non le intraprendo nemmeno, questa proprio l'ho voluta raccogliere.
E non certo per vincere, ma perchè mettere alla prova la mia creatività, che reputo abbastanza scarsa, con quella di altri foodblogger, è proprio un'idea che mi ha fortemente stimolato.
Quindi, veniamo a noi, e alla sfida di questo mese, le crêpes.
Prima di tutto, ho scoperto che io le crêpes non sapevo neanche cosa fossero, perchè queste che ho fatto con la ricetta di Giuseppina, vincitrice del challenge di febbraio, sono fantastiche. Sottili, fragranti, piene di bolle...
Ottime!! Quindi, da oggi in poi, la mia ricetta per le crêpes, sarà la sua... Impossibile tornare indietro.
Ed ecco cosa mi sono inventata, le crêpes tiramisù.

Ingredienti
per 4 persone
- 8 crêpes
- 125 gr di mascarpone
- 125 gr di panna da montare
- 2 tuorli
- 80 gr di zucchero
- 25 gr di acqua
- 2 tazzine di caffè lungo e zuccherato
- cacao amaro in polvere q.b.

Preparazione
Portare a 121° l'acqua e lo zucchero. Per chi non avesse l termometro, leggi qui.
Montare le uova con lo zucchero cotto fino a raffreddamento del composto. Far riposare in frigo.
Montare il mascarpone con la panna e poi aggiungere la base di tuorli preparata in precedenza, solo quando è completamente fredda, con movimenti dal basso verso l'alto. Lasciare che la crema tiramisù ottenuta riposi in frigo per un'oretta.



Nel frattempo, versare in una padella il caffè, magari con un po' di liquore al caffè se vi piace. Adagiatevi dentro le crêpes piegate a fazzoletto e lasciate che assorbano il liquido da entrambi i lati.



Mettete in un piatto una cucchiaiata abbondante di crema tiramisù, poi le crêpes, un altro po' di crema e spolverate di cacao amaro.
Le mie foto come al solito non rendono... È una vera delizia!
Poi mi è venuta in mente anche un'altra idea...

venerdì 23 marzo 2012

Pizza di Pasqua o torta al formaggio umbra

Pasqua Pasqua e ancora Pasqua!
Quando, sotto festività, si va al supermercato a me mi viene il nervoso.. È più forte di me. E passi la superconfusione, le maxicode alla cassa, l'Interminabile lista della spesa della signora che al banco salumeria sta prima di te... Accetto tutto. Ma perchè il rialzo assolutamente ingiustificato dei prezzi? E perchè i prodotti tipici di Pasqua costano uno sproposito e finita la festa, se potessero, te le lancerebbero dietro? Tutta questione di marketing, economia, domanda e offerta...
La mia personale lotta contro il consumismo comincia nella mia cucina!
Non ci vuole niente a far la pizza di Pasqua e, naturalmente, è molto più buona e genuina.
La ricetta l'ho presa su cookaround e mi è piaciuta molto! Ho apportato solo qualche modifica in base ai miei gusti, tipo la scelta dei formaggi, e al fatto che da quando ho il lievito madre, questo terzo figlio in frigo, ho abolito completamente quello di birra.

Ingredienti
per una tortiera da cm 22 di diametro con bordi alti

- 450 gr di farina Manitoba
- 100 gr di grana grattugiato
- 50 gr di Pecorino Romano grattugiato
- 4 uova
- 100 gr di burro
- 130 gr di lievito madre
- 1 cucchiaino di malto o miele o zucchero
- pepe abbondante o secondo i gusti
- 1/2 cucchiaino di sale
- provolone piccante a cubetti a piacere

Preparazione



La preparazione della pizza di Pasqua è semplicissima, sarà come preparare un semplice impasto per pizza. Con l'impastatrice ho fatto così: ho versato prima le uova col lievito e il malto. Quando il lievito si è sciolto, ho aggiunto la farina. Poi il burro a pezzetti, lasciando assorbire un pezzetto per volta. Infine ho aggiunto i formaggi grattugiati, i pepe, il sale...fate attenzione al sale, perché i formaggi danno giá molta sapidità. Per ultimo ingrediente, il provolone a cubetti. Se durante la preparazione l'impasto vi sembra molto secco o fate troppa fatica, aggiungete un goccio d'acqua o di latte.
L'impasto ottenuto dovrà riposare un'oretta. Poi ne otterrette una bella palletta e l'adagiarete nella teglia imburrata per la seconda lievitazione.



Guardate che raddoppio! Bella pizza di Mangionissima tua!!
La seconda lievitazione è meglio farla in forno spento con luce accesa, oppure in frigo per tutta la notte.



Infornate a 200º per una 40 minuti. Prova stecchino! Se non ci fosse lei...



Si accompagna perfettamente a formaggi e a salumi, ottima, quindi, per l'antipasto di pasquetta. Si conserva per parecchi giorni se opportunamente sigillata in sacchetti di plastica.
Se sostituirete il burro con lo strutto, la pizza sarà più fragrante e morbida.

lunedì 19 marzo 2012

Pastiera di bulgur di Luca Montersino e riflessioni sul suo libro 'Golosi di salute'

E la Pasqua si avvicina...
Per mia fortuna, ultimamente mi sembra tutto un festeggiare... Le rotondità che si accentuano di settimana in settimana, sono una testimonianza dei miei personali bagordi!
Quest'anno si comincia con la pastiera. Tradizionalisti, napoletani veraci e non, abbandonate subito questa pagina e andate qui per la versione classica della pastiera. Se invece siete un po' stanchi della solita solfa pasquale - natalizia, continuate a seguirmi e avrete una bella ( e buona ) sorpresa.
È da un po' che una mia amica mi ha regalato Golosi di salute. Tra i libri di Montersino è forse il più innovativo e il più rappresentativo della concezione della sua pasticceria, golosa ma anche salutare, per tutti ma anche per chi soffre di intolleranze o allergie alimentari e che spesso si ritrova a dover rinunciare al piacere che anche una fetta di torta può dare. Detto questo, vi potreste sentire avviliti di fronte all'elenco degli ingredienti di alcune ( la maggior parte ) delle ricette di 'Golosi di salute'. Ma, con un po' di pazienza e qualche sostituzione , soprattutto se non avete il problema delle allergie alimentari, riuscirete a cucinare questi dolci fantastici, come la pastiera di bulgur che, a quanto dice Montersino, è uno degli alimenti più ricchi in vitamine e sostanze nutritive che esista.
La versione originale di Montersino è senza latticini. Io vi riporto i suoi ingredienti e tra parentesi le mie modifiche. Vi assicuro che viene fuori una pastiera più che buona, speciale. E se anche i napoletani esordiranno con un: ' è buon', ma nun è 'a pastiera!', voi vi leccherete i baffi!

Ingredienti
per una tortiera da cm 22 di diametro

- 600 gr di pasta frolla al farro all'olio extravergine d'oliva( questa dose )
per il ripieno di bulgur
- 300 gr di ricotta di soia ( ricotta di pecora )
- 300 gr di bulgur lessato
- 150 gr di sciroppo d'acero ( di miele )
- 10 gr di buccia d'arancia
- 1 gr di cannella in polvere
- 300 gr di crema pasticcera senza glutine e latticini da forno (crema pasticcera classica)
Io aggiungo anche:
- 250 gr di canditi a cubetti tra cedro e scorzette d'arancia
per la meringa italiana
- 125 gr di albumi
- 50 gr di miele ai fiori d'acacia
- 15 gr di acqua
- 200 gr di miele di fiori d'acacia
per la finitura
- 100 gr di cioccolato bianco
- scorze d'arancia condita e spicchi d'arancia pelati a vivo per decorare

Preparazione
Per la preparazione della frolla vi rimando a questo post. E vi ricordo anche che potete usare anche la pasta frolla classica, sempre di Montersino.
Per il ripieno, vi basterà unire tutti gli ingredienti, niente di più.




Rivestite la tortiera con la pasta frolla e riempite fino all'orlo col ripieno. Infornate a 180º per 40 minuti, ma fate sempre la prova stecchino per essere sicuri della giusta cottura. Quando la pastiera sarà fredda, dovrete guarnire ed arricchire con la meringa italiana al miele.




Mettete in una pentola l'acqua e i 200 gr di miele. Portate a 121° e versare il miele cotto sugli albumi e i restanti 50 gr di miele. Montare fino a raffreddamento. Per saperne di più su questa tecnica e attuarla senza il termometro, leggi anche qui.
Poi, si dovrebbe usare il cannello per scurire un po' la meringa dopo averla usata per ricoprire la torta, ma io non ce l'ho, e quindi ho messo la torta un po' sotto il grill in forno, ma okkio! Perchè a natale ho bruciato tutto! Bisogna stare sempre attenti davanti al forno.




L'ultima cosa da fare adesso è preparare un disco col cioccolato bianco. Si dovrebbe temprare il cioccolato, ma senza termometro, come si fa? Non si fa e viene una skifezza come a me, ma alla fine va bene così! Sciogliete il cioccolato bianco a bagnomaria o al microonde. Preparate un piano freddo, tipo il dorso di una teglia da forno messo in freezer e ricoperto con della pellicola. Ci versate sopra il cioccolato fuso e date una forma a cerchio più che potete di dimensioni leggermente inferiori a quelle della pastiera. Quand'è freddo e solido, e la pastiera con la meringa è anche lei fredda, ce lo mettete sopra e decorate con le scorzette candite!




La meringa al miele è importantissima, perchè conferisce il sapore melato tipico della pastiera napoletana. La croccantezza del disco di cioccolato con sotto il morbido la meringa e poi il ricco ripieno....mmmmmmmmmmmmmm
Provate provate provate!

Post più popolari