mercoledì 28 marzo 2012

'O Casatiell', o tortano che dir si voglia, sua maestà l'imperatore della Pasqua

Ma davvero c'è stato un periodo nella mia vita in cui non conoscevo Napoli, i napoletani, la cucina napoletana, le tradizioni napoletane? Mi sembra una vita fa... Ah, tutta colpa dell'amore!
Prima dell'amore e di Napoli le porzioni nel piatto erano sufficienti, non strabordanti. Prima dell'amore e di Napoli non sapevo neanche che esistesse la sugna, lo strutto, credevo si fosse estinto per sempre perchè poteva nuocere gravemente alla salute.
Prima dell'amore e di Napoli non è che non si mangiasse a casa eh... O che non fossimo particolarmente confusi e felici davanti alla bilancia, ma... Napoli è Napoli... E mio marito...bè lui, è... Ricco ( dentro ), festaiolo e simpatico, pepato e confortevole... Insomma, un casatiello man!
Qualche parola sugli ingredienti. Troverete i cicoli. Io fuori Napoli non li ho mai trovati. Sono delle robe di maiale molto pepati e pieni di grasso che danno molto, ma molto sapore. Naturalmente io stessa, se non li trovo, non ce li metto e viene buonissimo lo stesso! Il salame originale del Tortano, dovrebbe essere il tipo Napoli, ma anche quello qui a Roma non lo trovo e lo sostituisco con la spianata romana, ma anche un semplice salame Milano va benissimo. Tutti i salumi dovranno essere in fetta unica, diciamo. Perchè vanno messi dentro a cubetti. Okkio al sale! Formaggi e salumi sono già molto salati, quindi assaggiate prima di aggiungere sale e pecorino romano.

Ingredienti
Per uno stampo a ciambella di cm 30 di diametro

per l'impasto base
- 600 gr di farina 0
- 200 gr di lievito madre o un cubetto di lievito di birra
- un cucchiaino di malto (o zucchero)
- 100 gr di strutto
- un cucchiaino scarso di sale
- 50 gr di pecorino romano grattugiato
- pepe nero q.b.
- acqua q.b. per impastare.

per il ripieno
- 200 gr di mortadella
- 200 gr di salame Napoli
- 200 gr di pancetta tesa
- 200 gr di cicoli
- 200 gr di provolone piccante
- 50 gr di pecorino romano grattugiato
- 2 uova sode
- pepe nero q.b. ( tanto! )

Preparazione



Prima di tutto preparerete l'impasto base impastando molto semplicemente tutti gli ingredienti, lasciando strutto e sale per ultimi. Lasciate riposare un'ora coperto da pellicola.



Nel frattempo, tagliate salumi, formaggio e uova a cubetti. Stendete l'impasto, create una sorta di grande rettangolo. Riempitelo con tutto quel ben di dio , spolverate col pecorino romano e impepate ancora per bene.



Adesso dovrete arrotolare il tutto. Io mi aiuto con una spatola e pian piano chiudo per bene.



Otterrete un bel filone 'cunzato', diremmo dalle mie parti sicule.




E adesso arriva il passaggio che va creando il casatiello...altrimenti sarebbe un ciambellone salato, ma no! Si prende il filone e si comincia ad arrotolarlo su se stesso per creare quelle strisce tipiche. Al contempo si allunga e il ripieno dentro si amalgama per benino. Se si creano dei buchi non fa nulla eh!



Poi, con movimento deciso, altrimenti si romperà tutto, perchè è pesantissimo...in tutti i sensi...trasferite il serpentone nello stampo..stampo ovviamente unto di strutto!
Così il casatiello dovrà lievitare un bel po'. Le nonne insegnano che anche farlo lievitare tutta la notte in frigo, per esempio, non sarebbe male. Ma almeno un paio d'ore ci vogliono.
Poi lo infornerete a 250º gradi per una mezzoretta. Poi abbassate a 200º e terminate la cottura. Ci vorrà in tutto circa un'ora e qualcosina. Cmq, deve essere bello dorato.



Si mangia a temperatura ambiente ed è ottimo da portare in gita a Pasquetta, proprio come la pizza al formaggio umbra di Pasqua, che è quasi una versione light del casatiello.



Vista l'alta concentrazione di grassi, si mantiene per giorni. Basta scaldarlo un po' e torna subito fragrante. Abbinato all'insalata è la morte sua perchè il fresco delle verdure sgrassa che è una bellezza!
Ve lo dico il vero segreto napoletano del Tortano?
Nella parte in cui i due lembi del serpentone si incontrano a formare il cerchio, il ripieno è più scarso. Il vero napoletano, furbo che non è altro, fa bene attenzione a riconoscere la giuntura e a lasciarla a chi è meno attento di lui!

domenica 25 marzo 2012

Cestini di crêpes e mousse di fragole express, con ventagli di crêpes

Credevo di aver avuto un'ideona!!!! Ma ho visto le altre sfidanti ed ho capito che non ero stata poi molto originale!:D
Ad ogni modo, fiera del mio momento illuminante, partecipo a MT challenge anche con questa ricetta, dopo le crêpes tiramisù.

Ingredienti
per due persone

- 3 crêpes
- 125 gr di panna da montare
- 125 gr di fragole
- 50 gr di zucchero a velo

Preparazione



Preparare una coppetta di crêpes, è semplicissimo!
Basta avere dei pirottini da muffins e/o lo stampo da muffins. Imburrate pochissimo un pirottino. Adagiatevi dentro la crepe e ricoprite con un altro pirottino. Schiacciate per bloccare bene la crepe e infornate a 200º. Ci vorranno circa 5 minuti e avrete un cestino croccante e saporito.



Per una velocissima mousse alla fragola, ho frullato panna, fragole e zucchero col frullatore ad immersione e poi ho montato il tutto con le fruste.
Per il ventaglio croccante di crepe, ho messo una crepe in forno a 200º e in meno di 5 minuti si è trasformato in un biscotto croccante. Fuori dal forno ho spolverato con un po' di zucchero a velo e dopo ho tagliato in quarti per ottenere i ventagli per la decorazione.



Se metterete in freezer la mousse e avrete cura di passarla al frullatore ad immersione dopo un'oretta, avrete dell'ottimo gelato alla fragola homemade.

Crêpes tiramisù e MT challenge

Da poco ho scoperto il blog di Arabafelice in cucina... Ma dov'ero? Cosa mi stavo perdendo...uno dei blog più interessanti, divertenti e golosi che abbia mai visitato.
Da lì poi mi si è aperto un mondo, quello del blog Menù Turistico per esempio. Non ho mai visto un blog più ricco di iniziative, e anche molto ma molto interessanti. Come per esempio lo starbooks, il meglio dei libri di cucina più in voga, ricette testate da altri foodblogger e l'opportunità di contribuire attivamente con il proprio background.
Davanti a queste scoperte, già ero tutta elettrizzata, così, quando ho capito cos'era MT Challenge mi sono infervorata, io che le sfide di solito non le intraprendo nemmeno, questa proprio l'ho voluta raccogliere.
E non certo per vincere, ma perchè mettere alla prova la mia creatività, che reputo abbastanza scarsa, con quella di altri foodblogger, è proprio un'idea che mi ha fortemente stimolato.
Quindi, veniamo a noi, e alla sfida di questo mese, le crêpes.
Prima di tutto, ho scoperto che io le crêpes non sapevo neanche cosa fossero, perchè queste che ho fatto con la ricetta di Giuseppina, vincitrice del challenge di febbraio, sono fantastiche. Sottili, fragranti, piene di bolle...
Ottime!! Quindi, da oggi in poi, la mia ricetta per le crêpes, sarà la sua... Impossibile tornare indietro.
Ed ecco cosa mi sono inventata, le crêpes tiramisù.

Ingredienti
per 4 persone
- 8 crêpes
- 125 gr di mascarpone
- 125 gr di panna da montare
- 2 tuorli
- 80 gr di zucchero
- 25 gr di acqua
- 2 tazzine di caffè lungo e zuccherato
- cacao amaro in polvere q.b.

Preparazione
Portare a 121° l'acqua e lo zucchero. Per chi non avesse l termometro, leggi qui.
Montare le uova con lo zucchero cotto fino a raffreddamento del composto. Far riposare in frigo.
Montare il mascarpone con la panna e poi aggiungere la base di tuorli preparata in precedenza, solo quando è completamente fredda, con movimenti dal basso verso l'alto. Lasciare che la crema tiramisù ottenuta riposi in frigo per un'oretta.



Nel frattempo, versare in una padella il caffè, magari con un po' di liquore al caffè se vi piace. Adagiatevi dentro le crêpes piegate a fazzoletto e lasciate che assorbano il liquido da entrambi i lati.



Mettete in un piatto una cucchiaiata abbondante di crema tiramisù, poi le crêpes, un altro po' di crema e spolverate di cacao amaro.
Le mie foto come al solito non rendono... È una vera delizia!
Poi mi è venuta in mente anche un'altra idea...

venerdì 23 marzo 2012

Pizza di Pasqua o torta al formaggio umbra

Pasqua Pasqua e ancora Pasqua!
Quando, sotto festività, si va al supermercato a me mi viene il nervoso.. È più forte di me. E passi la superconfusione, le maxicode alla cassa, l'Interminabile lista della spesa della signora che al banco salumeria sta prima di te... Accetto tutto. Ma perchè il rialzo assolutamente ingiustificato dei prezzi? E perchè i prodotti tipici di Pasqua costano uno sproposito e finita la festa, se potessero, te le lancerebbero dietro? Tutta questione di marketing, economia, domanda e offerta...
La mia personale lotta contro il consumismo comincia nella mia cucina!
Non ci vuole niente a far la pizza di Pasqua e, naturalmente, è molto più buona e genuina.
La ricetta l'ho presa su cookaround e mi è piaciuta molto! Ho apportato solo qualche modifica in base ai miei gusti, tipo la scelta dei formaggi, e al fatto che da quando ho il lievito madre, questo terzo figlio in frigo, ho abolito completamente quello di birra.

Ingredienti
per una tortiera da cm 22 di diametro con bordi alti

- 450 gr di farina Manitoba
- 100 gr di grana grattugiato
- 50 gr di Pecorino Romano grattugiato
- 4 uova
- 100 gr di burro
- 130 gr di lievito madre
- 1 cucchiaino di malto o miele o zucchero
- pepe abbondante o secondo i gusti
- 1/2 cucchiaino di sale
- provolone piccante a cubetti a piacere

Preparazione



La preparazione della pizza di Pasqua è semplicissima, sarà come preparare un semplice impasto per pizza. Con l'impastatrice ho fatto così: ho versato prima le uova col lievito e il malto. Quando il lievito si è sciolto, ho aggiunto la farina. Poi il burro a pezzetti, lasciando assorbire un pezzetto per volta. Infine ho aggiunto i formaggi grattugiati, i pepe, il sale...fate attenzione al sale, perché i formaggi danno giá molta sapidità. Per ultimo ingrediente, il provolone a cubetti. Se durante la preparazione l'impasto vi sembra molto secco o fate troppa fatica, aggiungete un goccio d'acqua o di latte.
L'impasto ottenuto dovrà riposare un'oretta. Poi ne otterrette una bella palletta e l'adagiarete nella teglia imburrata per la seconda lievitazione.



Guardate che raddoppio! Bella pizza di Mangionissima tua!!
La seconda lievitazione è meglio farla in forno spento con luce accesa, oppure in frigo per tutta la notte.



Infornate a 200º per una 40 minuti. Prova stecchino! Se non ci fosse lei...



Si accompagna perfettamente a formaggi e a salumi, ottima, quindi, per l'antipasto di pasquetta. Si conserva per parecchi giorni se opportunamente sigillata in sacchetti di plastica.
Se sostituirete il burro con lo strutto, la pizza sarà più fragrante e morbida.

lunedì 19 marzo 2012

Pastiera di bulgur di Luca Montersino e riflessioni sul suo libro 'Golosi di salute'

E la Pasqua si avvicina...
Per mia fortuna, ultimamente mi sembra tutto un festeggiare... Le rotondità che si accentuano di settimana in settimana, sono una testimonianza dei miei personali bagordi!
Quest'anno si comincia con la pastiera. Tradizionalisti, napoletani veraci e non, abbandonate subito questa pagina e andate qui per la versione classica della pastiera. Se invece siete un po' stanchi della solita solfa pasquale - natalizia, continuate a seguirmi e avrete una bella ( e buona ) sorpresa.
È da un po' che una mia amica mi ha regalato Golosi di salute. Tra i libri di Montersino è forse il più innovativo e il più rappresentativo della concezione della sua pasticceria, golosa ma anche salutare, per tutti ma anche per chi soffre di intolleranze o allergie alimentari e che spesso si ritrova a dover rinunciare al piacere che anche una fetta di torta può dare. Detto questo, vi potreste sentire avviliti di fronte all'elenco degli ingredienti di alcune ( la maggior parte ) delle ricette di 'Golosi di salute'. Ma, con un po' di pazienza e qualche sostituzione , soprattutto se non avete il problema delle allergie alimentari, riuscirete a cucinare questi dolci fantastici, come la pastiera di bulgur che, a quanto dice Montersino, è uno degli alimenti più ricchi in vitamine e sostanze nutritive che esista.
La versione originale di Montersino è senza latticini. Io vi riporto i suoi ingredienti e tra parentesi le mie modifiche. Vi assicuro che viene fuori una pastiera più che buona, speciale. E se anche i napoletani esordiranno con un: ' è buon', ma nun è 'a pastiera!', voi vi leccherete i baffi!

Ingredienti
per una tortiera da cm 22 di diametro

- 600 gr di pasta frolla al farro all'olio extravergine d'oliva( questa dose )
per il ripieno di bulgur
- 300 gr di ricotta di soia ( ricotta di pecora )
- 300 gr di bulgur lessato
- 150 gr di sciroppo d'acero ( di miele )
- 10 gr di buccia d'arancia
- 1 gr di cannella in polvere
- 300 gr di crema pasticcera senza glutine e latticini da forno (crema pasticcera classica)
Io aggiungo anche:
- 250 gr di canditi a cubetti tra cedro e scorzette d'arancia
per la meringa italiana
- 125 gr di albumi
- 50 gr di miele ai fiori d'acacia
- 15 gr di acqua
- 200 gr di miele di fiori d'acacia
per la finitura
- 100 gr di cioccolato bianco
- scorze d'arancia condita e spicchi d'arancia pelati a vivo per decorare

Preparazione
Per la preparazione della frolla vi rimando a questo post. E vi ricordo anche che potete usare anche la pasta frolla classica, sempre di Montersino.
Per il ripieno, vi basterà unire tutti gli ingredienti, niente di più.




Rivestite la tortiera con la pasta frolla e riempite fino all'orlo col ripieno. Infornate a 180º per 40 minuti, ma fate sempre la prova stecchino per essere sicuri della giusta cottura. Quando la pastiera sarà fredda, dovrete guarnire ed arricchire con la meringa italiana al miele.




Mettete in una pentola l'acqua e i 200 gr di miele. Portate a 121° e versare il miele cotto sugli albumi e i restanti 50 gr di miele. Montare fino a raffreddamento. Per saperne di più su questa tecnica e attuarla senza il termometro, leggi anche qui.
Poi, si dovrebbe usare il cannello per scurire un po' la meringa dopo averla usata per ricoprire la torta, ma io non ce l'ho, e quindi ho messo la torta un po' sotto il grill in forno, ma okkio! Perchè a natale ho bruciato tutto! Bisogna stare sempre attenti davanti al forno.




L'ultima cosa da fare adesso è preparare un disco col cioccolato bianco. Si dovrebbe temprare il cioccolato, ma senza termometro, come si fa? Non si fa e viene una skifezza come a me, ma alla fine va bene così! Sciogliete il cioccolato bianco a bagnomaria o al microonde. Preparate un piano freddo, tipo il dorso di una teglia da forno messo in freezer e ricoperto con della pellicola. Ci versate sopra il cioccolato fuso e date una forma a cerchio più che potete di dimensioni leggermente inferiori a quelle della pastiera. Quand'è freddo e solido, e la pastiera con la meringa è anche lei fredda, ce lo mettete sopra e decorate con le scorzette candite!




La meringa al miele è importantissima, perchè conferisce il sapore melato tipico della pastiera napoletana. La croccantezza del disco di cioccolato con sotto il morbido la meringa e poi il ricco ripieno....mmmmmmmmmmmmmm
Provate provate provate!

venerdì 16 marzo 2012

Pasta bignè o pasta choux di Luca Montersino e bignè di San Giuseppe

Sta arrivando la festa del papà e quest'anno per mio marito e ancora più speciale visto che si è aggiunto un altro marmochietto all'elenco... Secondo ed ultimo!!!!! :P
Attraverso questo post e questa ricetta voglio fare i miei personali e dolci auguri al mio papà, in quei di Messina... È davvero tanto che non riusciamo a vederci e il fatto di aver fatto famiglia lontano e averlo, in qualche modo, privato del suo ruolo di nonno, qualche senso di colpa me lo procura... Non sarei umana altrimenti.
Auguri anche a mio suocero, Babbo per antonomasia... Che ci ha dimostrato di essere forte, fortissimo, come ogni papà deve essere. Lui c'è sempre, con la sua discrezione, i suoi timidi abbracci improvvisi. Lui c'è sempre e sempre ci sarà.
Auguri naturalmente anche al mio Mago Pancione: ogni giorno che passa gli vedo qualche capello bianco in più... Naturalmente è tutta colpa dei bambini, io sono un angelo! :P
Caro maritino mio, la tua famiglia ti ha dato un grosso esempio e tu hai saputo reinventarne il principio nella nostra casa. Sei papà da neanche 4 anni, ma hai un istinto e un buon senso che t'invidio. Sei il papà che tutti i bambini dovrebbero avere, attento, presente, duro se serve, coraggioso, sempre con un sorriso e un gioco da inventare. Per quel che conta, sono molto fiera di te e di quello che sei. E mo', magnat' sta zepp'l!
Se rispettate le dosi di Montersino potreste mangiare bignè per una settimana... Il che potrebbe anche non essere proprio una disgrazia!

Ingredienti

per la pasta choux o pasta bignė
- 1080 gr di uova intere
- 735 gr di acqua
- 665 gr di burro
- 105 gr di latte fresco intero
- 700 gr di farina 00 setacciata
- un pizzico di sale

per la farcitura
- crema pasticcera
O
- panna fresca da montare
- zucchero a velo industriale
- nutella

Preparazione
Mettete sul fuoco acqua e burro e lasciate che il burro si sciolga completamente. Quando bolle versate tutta in una volta la farina e mescolate fino a quando l'impasto non si stacca dalle pareti della pentola. Trasferite quindi nel robot e unite gli altri ingredienti: il latte a filo e poi le uova uno per volta.
Pasta choux pronta!
Adesso dovrete solo seguire qualche piccolo accorgimento per la cottura.

Per porzionare i bignè in maniera corretta e facilitare la cottura, usate una sac à poche.
Per cuocere i bignè non utilizzate la carta da forno, ma teglie da forno unte con pochissimo burro: cospargete di burro e poi asciugate con un fazzoletto.
Forno ventilato MAI
Cuocere a 200º per 10 minuti circa se volete cuocere i vostri bignè al forno.
Altrimenti potete anche friggerli o combinare le due cotture. Quest'ultima opzione secondo me è quella che rende al meglio per i bignè di San Giuseppe.



Ecco quindi il classico bignè di San Giuseppe cotto al forno e riempito di crema pasticcera. Ma...
Attraverso quello che era stato un errore, ho fatto una grande scoperta! Per la serie 'sbagliando s'impara'.
Dovete sapere che per fare dei bignè fritti dovrete procedere utilizzando sempre la sac à poche. Ma non potete certo spremere direttamente nell'olio bollente, perchè verranno come dei tubi... Fidatevi che è così!:D
E se mettiamo l'impasto a cucchiaiate? L'interno non si cuocerà... Assicuro che è così per esperienza diretta anche in questo caso...
E quindi? Illuminazione! Proprio come una lampadina sopra la testa che si accende all'improvviso.
Si prende la carta da forno, si ritaglia a quadrati in base a quanto grande vogliamo fare il bignè. Si porziona col sac à poche e poi si tuffa il bignè ancora attaccato al suo quadrato di carta da forno nell'olio bollente. La carta da forno si staccherà da sola. A questo punto la recuperate e la riutilizzate per un altro bignè.
Ero pronta a buttar via i bignè che avevo provato a friggere e che dentro erano rimasti crudi, ma mio marito è intervenuto: "inventati qualcosa...è peccato!" e certo! Non ci fossero bastati le altre 30 pastarelle, ci potevamo sciupare! E così li ho infilati nel forno per finire la cottura.
Meraviglia delle meraviglie. I più buoni di tutti. Eh si, perchè se il bignè fritto è troppo unto, e il bignè al forno è tristemente secco, il bignè prima fritto e poi cotto al forno, è semplicemente perfetto! Certo, per dei semplici pasticcini opterei semplicemente per la cottura al forno, ma per le mitiche zeppole di San Giuseppe vi consiglio vivamente di provare la tecnica segreta!
Poichè si vive una volta sola, ho sperimentato anche un'altra farcitura.



Qui, infatti, ho preso i bignè doppia cottura, li ho tagliati a metà. Ho spalmato di nutella e poi ho aggiunto una cucchiaiata di panna fresca montata con un po' di zucchero. Ho poi richiuso a mo' di panino. Fatevi male anche voi e provate. Al massimo ve ne pentirete il giorno dopo, ma al momento godrete terribilmente!
Ancora auguri a tutti i papà!

martedì 13 marzo 2012

Torta menta e cioccolata fondente e tanti auguri a me!

Oggi è il mio compleanno! Eccoci, siamo arrivati ai 30, accompagnati dall'inevitabile crisi di bilancio... Ma un po' di manutenzione in palestra si poteva fare però Giovà! Perdere tutti i kili della gravidanza ad un mese dal parto e riprenderne la metà perchè ti piace tanto (mangiare) cucinare.... Ma hai 30 anni, un po' di autocontrollo, insomma!
E poi, ti vengono in mente delle cose deprimenti, tutte le situazioni irrisolte della tua vita: ma non dovevo finire di scrivere quel romanzo? Farmi coraggio e prendere sta maledetta patente, chè sono l'unica al mondo sopra i 18 che ha le crisi solo se ci pensa, no eh?! E quel viaggio che dovevi fare con la tua amica a Londra? Depressione depressione!!!! Certo, non sono mica sotto terra e c'è ancora tempo per tutto, però com'era bella quella sensazione a 18 anni, quando t'immaginavi nel futuro e ti sembrava tutto così fantastico, spensierato, organizzato. Risolto.
E adesso che mi sono resa conto di avere una pastina tempestina tra i capelli, non so se mi vien da piangere o da ridere, visto che non sono stati gli sputi di mio figlio a farcela finire ( quelli oramai li scanso da dio!) ma la mia voglia di assaggiar la minestrina...
Poi, però, ti guardi intorno, vedi i tuoi cuccioli belli e sani, un marito che ti ama ed è pure bellissimo! E guarda un po'? Lo dici anche dopo 11 anni che lo hai incontrato! Ho una vita piena d'amore... Cos'altro desideravo per i miei 30 anni?
Che la torta non crollasse da una parte magari...
a 30 anni crolla un po' tutto...

Ho una certa fissazione per l'after eight, il cioccolatino, avete presente? Mi son
voluta fare un torta che me lo ricordasse!




ingredienti per il pan di Spagna alla menta
per una tortiera da 20/24 cm di diametro
- 150 gr di burro morbido
- 150 gr di zucchero
- 3 rossi d'uovo
- 3 albumi montati a neve
- 1 pizzico di sale
- 250 gr di farina 00
- 1 bustina di lievito per dolci
- 175 ml di latte
- 10 cucchiai di sciroppo alla menta

Montate prima il burro ammorbidito, anche al microonde, con lo zucchero. Quando si saranno trasformati in una massa spumosa, aggiungete i rossi d'uovo a filo, uno per volta e non versandone un altro se il precedente non è stato completamento assorbito. Aggiungete poi la farina e il lievito dopo averli setacciati, alternando anche il latte dove avrete disciolto lo sciroppo di menta. Infine aggiungete gli albumi montati a neve con un pizzico di sale.
Infornate in forno statico a 180º. A me ci è voluto più di un'ora, ma ho idea che il mio forno perda colpi... Dovrebbero bastare 40 minuti. Prova stecchino fondamentale!



Ho riempito e ricoperto di ganache al cioccolato fondente. La ricetta è quella di Toni. È stata per me la prima ganache. Inutile dire che colpo di fulmine ho avuto!
ingredienti per la ganache al cioccolato fondente
per riempire (3 strati) e ricoprire una torta di 20cm di diametro
- 300 gr di cioccolato fondente
- 250 ml di panna fresca

Tritate il cioccolato e versate sopra la panna bollente.
Potete usarla liquida per glassare oppure potete montarla una volta fredda e diventerà una soffice crema.




Ho ricoperto di MMF...




... Mi sono esercitata nell'esecuzione dei miei personalissimi ed improbabili fiori! Attenzione! Pensavo fosse una rosa, invece era un robo coi petali! :D




Ed infine ho decorato con dei pois di cioccolato plastico. Allora, esistono varie ricette di cioccolato plastico. Tempo fa, non avendo lo sciroppo di glucosio, avevo usato questa ricetta più volte. La prima volta il risultato fu perfetto, le altre volte mi si sfrantumava tutto... Ho letto che dipende dal fatto che si usa troppo zucchero a velo durante la lavorazione..boh! Adesso ho provato un'altra ricetta, con soli due ingredienti. Però.... Non mi ha convinto del tutto, perchè è stato comunque difficile lavorarlo!

ingredienti per il cioccolato plastico

- 50 gr di cioccolato fondente
- 25 gr di sciroppo di glucosio

Ho fuso al microonde e mescolato il tutto.




Ah! Il pan di Spagna l'ho bagnato con una miscela di acqua, sciroppo di menta e liquore al cioccolato.
Devo dire che era più buona che bella questa torta!!! Tutti hanno molto gradito!
La festeggiata in primis!!!
Tanta auguri a me, tanti auguri a me...

giovedì 8 marzo 2012

Riso Venere con vongole, gamberi e pomodori ciliegini

Conservo dei bellissimi ricordi del periodo in cui ho frequentato la scuola di cucina. Forse è stato troppo poco quello che ho imparato da un punto di vista culinario... Evviva la modestia!!! Per contro, ho avuto due grandi doni, due amiche, ma di quelle vere, quelle che di solito incontri sui banchi di scuola e ti restano accanto per tutta la vita. Ho raccolto anche tante delusioni dopo quella esperienza, perchè credevo che mi avrebbe aperto delle porte, che avrei potuto cominciare a lavorare, e per di più a realizzare un sogno nel cassetto, nonostante avessi già una certa età e una bimba, cose non molto bene accette nel settore della ristorazione. Ed eccomi qua, a distanza di due anni, col cassetto ancora pieno di sogni e in compenso un altro Minimangionissimo. Non posso negare che ogni tanto sto lì a chiedermi se ho sbagliato le mie scelte, quelle importanti... Ma dura giusto un attimo, perchè basta accarezzare i riccioli della mia bimba e fare il solletichino al pancino del piccolino... E ogni incertezza se ne va.
Si, sono una casalinga. Si, sono una mamma. Si, devo dar conto solo a me stessa e per questo mi sento privilegiata. Peccato che per il 99% di parenti, amici e conoscenti questo privilegio sta nello 'stare a casa a far niente'... O peggio ancora, a far la serva a mio marito...E vabbè! Me ne farò una ragione...

Il riso Venere è una finezza che ho mangiato al corso di cucina, ma, in tutta sincerità, la mia ricetta è più buona! ;)
A mia figlia è piaciuto tantissimo, si è divertita tantissimo ad usare la conchiglia della vongola come un cucchiaio :D.
Devo dire che è veramente buono...costa un po' è vero, ma il sapore del riso Venere è davvero speciale, per cui, se lo provate non ve ne pentirete.
Mi scuso per le orrende foto, ma la macchina fotografica perdeva colpi....

Ingredienti
per 4 persone
- 250 gr di riso Venere
- 300 gr di gamberi
- 300 gr di vongole veraci
- 250 gr di pomodori ciliegia
- una cipolla
- brodo di pesce o vegetale
- vodka al melone
- cannella
- chiodi di garofano
- prezzemolo

Procedimento



Secondo me, il riso venere dà il suo meglio se cucinato con la tecnica pilaf. Prendete un contenitore che possa andare sia sul fuoco, sia in forno. Prendete una cipolla intera, o mezza. Ci infilate dentro dei chiodi di garofano e la fate leggermente soffriggere con dell'olio extravergine di oliva.
Mettete il riso in un contenitore graduato e calcolate la stessa misura di brodo di pesce.
Tostate leggermente il riso insieme alla cipolla. Versate poi il brodo bollente, aggiungete anche la cannella, meglio se in stecca. Fate prendere bollore e togliete dal fuoco. Spruzzate con la vodka al melone (provare per credere) e coprite con carta d'alluminio formando come un coperchio e cuocete per 20 minuti in forno preriscaldato a 180º.
Quando lo tirerete fuori, il riso pilaf ottenuto sarà praticamente cotto e avrà assorbito tutto o quasi il liquido. Lasciate che riposi coperto per qualche altro minuto.




Mentre il riso è in forno ci si può dedicare al condimento. In una padella soffriggere uno spicchio d'aglio con dell'olio extravergine di oliva. Aggiungere i pomodorini tagliati a metà, aggiustare di sale, coprire e abbassare la fiamma. Dopo qualche minuto i pomodorini saranno cotti. È arrivato il momento di aggiungere i gamberi dopo averli sgusciati.




In un'altra padella far aprire le vongole.




Quando tutto sarà pronto, non vi resta che assemblare e servire. E buon appettito!

lunedì 5 marzo 2012

Pasta frolla senza uova e senza latticini di Luca Montersino

Solo ieri, dopo questa mia lunga assenza dal blog, mi sono resa conto che nel 2011 ho scritto solo 5 post...che orrore!! Da 70 a 5 il passo è stato breve. È un peccato! Perchè il blog è una di quelle cose veramente mie di cui vado molto fiera.
Avendo già una bimba, sapevo che sarebbe stato impegnativo averne un altro. Il primo anno è un po' un annullarsi completamente, una simbiosi col tuo bimbo quasi asfissiante se non riesci a goderne anche positivamente. Devo dire che la prima difficile esperienza di maternità (' ma non si può riportare un pochino all'ospedale? Giusto qualche giorno...') mi ha reso cosciente del fatto che questo è un periodo che passa e che poi, pian pianino, si ritorna ad una nuova normalità in cui esisti anche oltre all'essere mamma. E visto che grazie all'allenamento notturno a cui la prima Minimangionissima mi ha abituata mi son fatta le ossa, questa volta ho cercato più che ho potuto di essere easy. E vai con la pila di piatti da lavare, panni e panni da stirare, ore passate ad abbracciare il mio Minimostro e ad annusarlo e a mangiargli i piedini (sorprendentemente bianchi =o ). Un po' di anarchia alle volte fa tanto bene alla salute.
Che di questa anarchia ne sia stata vittima il blog però, mi dispiace... Non vorrei passare dall'anarchia alla trascuratezza... Per cui, vediamo un po' che si riesce a recuperare!
Ed ecco ricomparire lui, il mito indiscusso della mia cucina: Luca Montersino!!!
Questa pasta frolla è stata una rivelazione per me. Oramai se mi vien voglia di cucinare una crostata faccio sempre questa invece di quella tradizionale. Perchè? È buonissima e sicuramente più leggera della classica con burro e uova.

Ingredienti
per rivestire una tortiera da 24/26 cm di diametro
- 500 gr di farina di farro bianca ( o altra )
- 250 gr di zucchero di canna grezzo
- 70 gr di olio extravergine di oliva
- 70 gr di olio di semi
- 125 gr di acqua
- 12 gr di lievito per dolci
- vaniglia

Procedimento
attenzione: la robetta nera che vedete nella farina è la bacca di vaniglia che era diventata duretta e non si è tritata bene, niente che cammina o che abbia mai camminato! ;)


Lo zucchero di canna è molto granuloso e quindi si dovrà sciogliere riscaldando l'acqua e mischiando insieme. Io di solito metto acqua e zucchero nel microonde e tiro fuori spesso fino a sciogliere il tutto senza scaldare troppo, altrimenti poi si dovrà aspettare che raffreddi per unire la farina. Una volta sciolto lo zucchero aggiungo anche gli oli e in un'altra ciotola mischio tutti gli ingredienti secchi, cioè farina e lievito. Premetto che io ho usato farina semplice 00, farina di farro integrale e farina di farro bianca. La differenza sta un po' nella futura malleabilità della pasta. E se la farina di farro integrale al momento della stesura col matterello è da esaurimento nervoso, perchè si rompe tantissimo in quanto priva di elasticità, quella 00 naturalmente avendo più glutine risulta più lavorabile.



Una volta mischiato tutto, operazione per cui potete usare l'impastatrice ma anche solo le vecchie e care manine, otterrete un composto molto morbido che deve ripore... Non inorridite... Almeno 12 ore in frigo avvolto nella pellicola.



Quando tirerete la pasta fuori dal frigo, sarà un mattoncino avvilente. Dovrete spezzettarla e reimpastare con un goccio d'acqua fino a quando avrà acquistato elasticità.



Dopo sarà finalmente pronta per essere stesa ed utilizzata.



Mantenetevi sul cm di spessore, soprattutto se utilizzate la farina di farro, altrimenti potreste avere parecchia difficoltà nella lavorazione. Se continua a sbriciolarsi, aggiungete altra acqua.
L'impasto crudo potete anche congelarlo, non ne risente minimamente.
Si può fare anche al cacao, sostituendo 30 gr di farina con 30 gr di cacao amaro in polvere.

sabato 3 marzo 2012

Torta di Toni al caramello e festa del letto nuovo!

Avevo sempre pensato che le torte decorate all'americana, stile " boss delle torte" fossero solo belle da vedere, ma che da un punto di vista di gusto non fossero all'altezza di una classica torta di pan di Spagna farcita con una buona crema.
Poi, guardando il programma televisivo "Le torte di Toni" mi è venuta troppa voglia di provare anche io a far le mie torte decorate americane e devo ammettere che, seppur moooolto differenti dalle nostre tipiche torte da compleanno, da festa, sono buonissime. Golosissime.
Questa in particolare che vi propongo oggi, poi, ha uno squisito aroma caramellato dovuto all'utilizzo dello zucchero moscovado. Se ancora non lo conoscete, vi consiglio vivamente di provarlo. Io lo trovo facilmente al supermercato sotto casa, nel reparto dei prodotti equo-solidali.
È una sorta di zucchero di canna, ma più soffice e ricco di aromi.
Ingredienti
- 250 burro
- 350 zucchero moscovado
- 150 cioccolato bianco
- 250 ml di latte
- 150 farina 00
- 150 farina autolievitante
- 2 uova
Preparazione




Io ho dimezzato le dosi, perchè mi serviva un piccolo plumcake da trasformare in un lettino. Eh si, perchè, per chi ancora non sapesse, io ho una bella Minimangionissima di quasi tre anni che cominciava a stare stretta nel suo lettino da neonata... E visto che c'è il fratellino Minimangionissimo che a breve arriverà, bisognava impegnarsi al massimo ad affrontare questo passaggio di crescita! Così, dopo aver portato Minimangionissima a scegliere lettino e lenzuola nuove, dopo che ci ha aiutato (per la gioia di mio marito!) a montarlo e a sistemarlo col suo martellino, abbiamo organizzato una particolare festa, la "festa del lettino nuovo", dove ha mostrato fiera agli amici e ai vicini di casa il suo nuovo letto dove, naturalmente, non vedeva l'ora di dormire e dove ha dormito beatamente senza far capricci fin dal primo giorno. Mamme! Consiglio a tutte la festa del lettino nuovo!!!!
Ma! Torniamo a noi e alla torta al caramello di Toni. La preparazione è facilissima: sciogliete il burro, il cioccolato, lo zucchero con il latte sul fuoco o al microonde. Lasciate che raffreddi qualche minuto e poi aggiungete i due tipi di farina e le uova. Fatto!
Versate il composto in una teglia da forno imburrata ed infarinata o, meglio, rivestita di carta da forno o alluminio e spennellata per bene col burro fuso.
Infornate in forno preriscaldato a 160°C per un'oretta, possibilmente senza ventola. Prima di sfornare, non dimenticate la prova stecchino per testare l'avvenuta cottura.
Il profumo che avrete in casa, sarà inebriante.
Toni procede di solito ad un rivestimento di ganache al cioccolato e poi a decorazioni di pasta di zucchero.
Io volevo fare una cosa più semplice, ma sempre validamente gustosa, così ho spennellato con miele tutta la superficie e per le decorazioni ho usato del cioccolato plastico.




Come al solito, le pecche non mancano, e il mio cioccolato plastico si è irrimediabilmente spaccato...grrrrrr
La strada è lunga verso la perfezione! Nel frattempo ci accontentiamo!




Ho usato cioccolato plastico bianco per fare una copertina e ricoprire il mio letto. Qualche goccia di rosso nel cioccolato bianco, e ho fatto un plaid rosa. Con del cioccolato plastico fondente invece ho rivestito e modellato una fetta di plumcake ricavandone un cuscino, arricchito poi da una piccola decorazione a cuore. La testiera l'ho fatta con i biscotti Mikado :D (che mia figlia ha molto apprezzato!) tenuti insieme da una striscia di cioccolato plastico. Per finire, un orsetto che sembra più un koala!!!




Ed ecco la più perfetta delle mie creazioni nel suo lettino nuovo!

Biscotti al burro d'arachidi e marmellata di fragole di Nigella Lawson

Ieri mio marito mi ha ripreso: "invece di stare sempre su Facebook, cura il blog che è un sacco di tempo che non scrivi post nuovi!"
Ecco, veramente, i miei dieci minuti al giorno su FB, poco c'entrano con la mia lunga assenza...
Inutile spiegare che ho avuto il mio daffare tra parto, puerperio, nuovo nato a casa, allattamento, pannolini, notti insonni, e poi pappette dapperttutto, capricci della Minimangionissima... Insomma, assente giustificata, ok?
Naturalmente in questo periodo, non ho smesso di cucinare (come potrei?!?) e per ricordare le voglie matte della gravidanza, ecco questi biscottini di Nigella Lawson, che, durante i mesi di panzona mi è stata moooolto accanto!
Ingredienti
per circa 50 biscotti
125 gr di burro
150 gr di zucchero
125 gr di zucchero di canna o moscovado
200 gr di burro d'arachidi
2 uova grandi
300 gr di farina
1/2 cucchiaino di lievito
1/4 di cucchiaino di sale
Vaniglia
Marmellata di fragole
Preparazione




La preparazione di questi biscotti è molto semplice... Forse l'unica pecca è quella di dover aspettare i tempi di riposo dell'impasto.
Montate i due tipi di burro con gli zuccheri e, dopo aver amalgamato l'uovo, unite tutti gli altri ingredienti. Otterrete un impasto morbido che dovrà riposare in frigo per un'ora. Dopo il riposo porzionatelo con l'aiuto di un cucchiaino.




Formate delle palline che sistemerete nelle placche da forno, appiattendole leggermente.




Col pollice create una cavità. Schiacciate bene ed infornate a 180C°.




Quando i biscotti saranno cotti, riempite le cavità precedentemente create con la marmellata di fragole.
Una volta freddi, potrete sistemare i biscotti in una scatola di latta anche poggiandoli uno sull'altro perchè, quasi magicamente, non si appiccicheranno l'umore con l'altro restando intatti.
A me gli arachidi e il burro di arachidi piacciono e qui di sono andata a nozze con questa ricetta... Mio marito un po' meno...in effetti nn sono leggerissimi, ma se li ho digeriti incinta, immagino di poterci riuscire di nuovo!

Post più popolari